LECCE – Il tempo scorre inesorabilmente. Siamo arrivati a 1853 giorni di attesa per i cittadini leccesi e per quanti amano l’effigie del Santo Patrono della città. Ma di Sant’Oronzo, o meglio, della sua statua, non v’è traccia. Per poterla rivedere sulla colonna romana che si affaccia sulla splendida piazza ovale leccese occorre attendere ancora. “Siamo alle battute finali, per marzo dovremmo farcela”, ha fatto sapere il sindaco Salvemini durante i lavori del Consiglio comunale adducendo problemi tecnici per giustificare l’allungamento dei tempi relativi agli interventi per la realizzazione di una copia della statua. Eh sì, perché l’originale, usurata dal tempo e dal meteo è stata rivitalizzata grazie alle sapienti mani di abili restauratori che hanno compiuto un lavoro delicato e certosino. Ora si cerca una nuova casa. “Una casa degna del valore storico, cristiano e simbolico che rappresenta” così come aveva chiesto il Movimento Regione Salento facendo riferimento al Sedile come possibile location, scelta condivisa ampiamente dallo stesso Arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia. Una collocazione possibile. “Non è da escludere”, ha sottolineato in aula il primo cittadino leccese ma – ha avvertito – occorre tener conto di “particolari condizioni climatiche interne”. Prima di prendere una decisione definitiva, dunque, è necessaria una valutazione a tutto tondo. Nel frattempo la statua resta nell’atrio di Palazzo Carafa, dove è stata posizionata nel mese di gennaio del 2021.
L’argomento ha fatto capolino nell’assise civica grazie a un’interpellanza presentata dal consigliere Gianmaria Greco. L’obiettivo è quello di valorizzarla al massimo facendola ammirare in tutto il suo splendore ai cittadini e ai turisti. Ma bisogna fare in fretta. Lecce e i leccesi aspettano risposte chiare e immediate.