TARANTO – Blitz all’alba della Guardia di Finanza di Taranto che ha portato all’arresto di 29 persone, di cui 26 in carcere e tre ai domiciliari. Le accuse vanno dall’associazione di stampo mafioso a quella finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di cocaina ed altri reati. Sessanta in tutto le persone indagate, tra queste anche Giulio Modeo, figlio di Antonio, noto come “Messicano”. Ai vertici di una presunta associazione finalizzata allo spaccio, secondo gli inquirenti, ci sarebbe Davide Sudoso. Mentre Giuseppe Palumbo, secondo l’ordinanza, sarebbe il fornitore della sostanza stupefacente venduta alla rete criminale.
L’ordinanza di custodia cautelare ipotizza anche il reato di scambio politico mafioso con il coinvolgimento della lista “Uniti per Statte”. Tra le persone finite in carcere c’è anche il sindaco di Statte Francesco Andrioli e gli assessori Ivan Orlando e Marianna Simeone che, secondo l’accusa, avrebbero assicurato favori, buoni pasto e denaro al clan in cambio di voti. In cella è finito anche Lucio Rocco Scalera, dirigente Amiu giĂ coinvolto nell’inchiesta sulle parcelle d’oro e sul concorso sospetto: e proprio in quest’ultimo bando Scalera avrebbe garantito a Modeo un posto all’interno della societĂ partecipata.