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Un salvagente per i balneari, prorogate al 2024 le concessioni demaniali esistenti

SALENTO – Sono state prorogate fino al 31 dicembre 2024 tutte le concessioni in essere sul demanio costiero leccese. Lo ha deciso la giunta comunale.

Una sorta di salvagente per gli imprenditori che hanno in concessione uno stabilimento balneare o un chiosco, in attesa di un provvedimento legislativo che metta ordine al settore.

Un provvedimento inevitabile – fanno sapere da Palazzo Carafa – perché supplisce alla mancata emanazione da parte del Governo nazionale dei decreti legislativi di riforma della materia, che avrebbero dovuto definire criteri omogenei per lo svolgimento delle gare su tutto il territorio nazionale sulla base di criteri selettivi trasparenti, imparziali, non discriminatori. “E’ un’ iniziativa-tampone”, avverte l’avvocato Pietro Quinto che segue da vicino questa vicenda.

In mancanza del provvedimento di proroga a partire dal gennaio 2024, gli imprenditori balneari rischiano di dover rispondere del reato di “Abusiva occupazione di spazio demaniale”.

Nel frattempo l’Amministrazione Comunale lavorerà per mettere a punto i bandi di gara per i lidi, in perfetta armonia con il Piano comunale delle coste approvato in estate dal Consiglio. Una scelta sulla quale l’avvocato Quinto avanza significative perplessità. “I bandi dovranno essere nazionali, o tutt’al più regionali. Non è che ogni provincia o ogni comune possa decidere di indire un proprio bando di gara”.

Quanto ai criteri sui quali improntare i bandi, sia per i nuovi lotti che per i lotti attualmente assegnati, la Giunta indica come riferimenti di carattere generale gli obiettivi del Piano comunale delle Coste e il rispetto dei principi della concorrenza, oltre ad elementi essenziali come professionalità, esperienza e adeguatezza dell’impresa; risorse strumentali e tecnologiche disponibili per l’esercizio delle attività coerenti con gli obbiettivi e gli indirizzi del Piano; efficienza aziendale anche in relazione alla gestione, alla sicurezza del personale ed all’utilizzo di adeguati strumenti di inclusione sociale; pianificazione sostenibile delle strutture e collaborazione al monitoraggio dell’erosione costiera secondo quanto previsto dal Piano; migliore qualità dell’offerta dei servizi alla utenza balneare anche sotto il profilo del contenimento dei prezzi fissati in correlazione alla sostenibilità del piano di gestione (rapporto qualità prezzo); valutazione degli investimenti finalizzati alla migliore qualità dei servizi di interesse pubblico e di quelli, comunque, compatibili con gli obiettivi del Piano comunale delle Coste a seconda della tipologia di attività collegata al lotto concedibile.

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