LECCE- Dall’Italia, papà Sergio ha notizie della sua ragazza, appena maggiorenne dalla madre Asema che riesce a raggiungerla e a vederla quasi ogni giorno ma per appena 15 minuti. Detenuta in una situazione al limite, in una struttura senza acqua potabile, la donna le porta acqua e cibo.
In queste ore la madre con la quale Amina era partita in Kazakistan da Lequile per andare a trovare la nonna, si recherà in Procura. Mentre si attende il prossimo 9 novembre per sapere quale sarà la sua sorte , se (per un tempo che sarà stabilito a breve) rimarrà ancora in detenzione preventiva o se le saranno almeno concessi gli arresti domiciliari. Già richiesti per ben due volte, ma sempre rifiutati.
Intanto cresce anche la preoccupazione per la salute della 18enne, che continua a dimagrire, è depressa e per ben due volte ha tentato il suicidio.