LECCE –
Mancanza di tutela del lavoro nei confronti di chi tutela il lavorio degli altri. E’ quanto afferma, compatto, a Lecce e in tutta Italia, il personale in foirza all’Ispettorato del lavoro, che in blocco ha aderito allo sciopero nazionale. A Lecce le sigle sindacali si sono date appuntamento in Prtefettura motivando lo stato di agitazione nell’incontro con i funzionari dell’Ufficio territoriale di Governo. Queste le motivazioni che hanno spinto il personale dell’Ispettorato del lavoro a determinare lo stato di agitazione:
mancato riconoscimento degli arretrati della perequazione
riconoscimento di importi adeguati del fondo di risorse decentrate dell’Agenzia
riconoscimento di aumenti degli importi destinati all’incentivazione dell’attività di vigilanza
riconoscimento di autonomia organizzativa e finanziaria
utilizzo dei proventi derivanti dalle sanzioni comminate in materia di salute e sicurezza in favore di tutto il personale.
I rappresentanti sindacali hanno inoltre inviato nei giorni scorsi anche una lettera al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per metterla al corrente della situazione e per chiedere che vengano presi provvedimenti mirati per invertire la rotta, ovvero di trasformare l’Istituto nazionale del lavoro in una vera Agenzia, dotata di piena autonomia, così da poter svolgere appieno i compiti cui è preposta e da riconoscerne il ruolo.
“Le lavoratrici e i lavoratori dell’Istituto”,. Dicono, sono stufi di vivere nel paradosso di dover tutelare gli altri lavoratori, senza essere tutelati loro!
Per questo, chiediamo dei concreti gesti tesi a risolvere queste criticità e riconoscere alla vigilanza sul lavoro il ruolo che merita.