LECCE – “Il Comune di Lecce ha attivato in questi mesi quali controlli per verificare impatto ambientale sul territorio leccese? Il Comune di Lecce ha avviato un’interlocuzione con Arpa, Regione Puglia e gli enti interessati per verificare criticità sul nostro territorio?”. Gli interrogativi del consigliere comunale Gianmaria Greco restano sospesi in aria. Dall’Amministrazione Salvemini nessuna risposta definitiva (e rassicurante) sui miasmi che si registrano da diversi mesi a questa parte in zona Masseria Trapanà, in territorio di Surbo, a due passi da un impianto a biomasse di proprietà Eni.
“E’ scontato che si di debba prendere provvedimenti solo ed esclusivamente a valle degli esiti dei rilievi di Arpa”, precisa l’assessore all’Ambiente Angela Valli. Della serie, prima i dati scientifici poi eventuali interventi. Palazzo Carafa prende tempo in attesa delle decisioni di Arpa Puglia che lunedì presenterà gli esiti delle analisi effettuate direttamente in Commissione ambiente della Regione Puglia che si è riunita ieri a Bari su sollecitazione del consigliere regionale Pagliaro e alla quale era assente il Comune di Lecce. Dichiarazioni – quelle rilasciate nell’aula di consiliare di Palazzo Carafa dall’assessore Valli – che non convincono il centrodestra leccese che ha presentato una mozione sull’argomento già nel giugno scorso. “Abbiamo il dovere come Amministrazione – ha replicato il consigliere Gianpaolo Scorrano – di effettuare quei controlli che ancora non abbiamo effettuato per chiedere ad Arpa Puglia di intervenire sui nostri terreni”.
Alla fine la mozione presentata dal centrodestra è stata bocciata, ma con qualche distinguo: 11 i voti contrari, cinque i favorevoli e tre gli astenuti, vale a dire Antonio Rotundo, Paola Povero e Carlo Mignone. Segno inequivocabile che all’interno della maggioranza le posizioni non sono affatto allineate.
