PUGLIA – Una perdita enorme per il Salento, la Puglia, l’Italia. Scomparso per sempre 1/3 degli ulivi monumentali dalla Puglia, che è costretta a rinunciare a esemplari e di inestimabile valore storico, ambientale, economico e occupazionale. Coldiretti Puglia lancia l’allarme e chiede l’attivazione del bando per la salvaguardia degli ulivi monumentali. Sono a disposizione 2,2 milioni di euro del Piano per la Rigenerazione Olivicola.
Con il primo bando sono giunte 94 domande per 2,8milioni di euro, per cui andrebbe aperto un secondo bando per assorbire il totale di 5 milioni in dotazione sulla misura, apportando dei correttivi. L’intento è quello di supportare le aziende con un sostegno a reddito per 5 anni, fino a quando gli ulivi innestati non recupereranno la produttività, e misure a superficie per ettaro. Nella Piana degli Ulivi Monumentali si contano ben 250mila esemplari di pregio straordinario. Gli alberi sono di dimensioni mastodontiche – visto che potrebbero raggiungere i 3.000 anni d’età- alcuni infatti hanno una circonferenza che va oltre i 10 metri. La speranza la si ripone nell’innesto con varietà resistenti per salvaguardare gli ulivi millenari. A causa della Xylella fastidiosa sono andate perse 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 70% della produzione di olio di oliva anche nell’annata 2021/2022. Il crollo produttivo è divenuto incontrovertibile dal 2015 ad oggi.
Nell’intera provincia di Brindisi, la continua avanzata di Xylella , con la presenza sempre più numerosa di oliveti con evidenti disseccamenti caratteristici dell’infezione dovuta al batterio, ha provocato conseguenze gravi nella parte sud del territorio provinciale anche sulla produzione e una diminuzione dell’ olio extravergine che in tali comprensori raggiunge anche il 50% rispetto alle annate precedenti.
Allo stato attuale la varietà Leccino segna un incremento del 20% rispetto alla campagna precedente, con una resa aumentata che ad oggi si aggira intorno all’ 11-13%.
