PUGLIA – In attesa di maggiori dettagli, una certezza c’è: nel disegno di Legge di Bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri nelle scorse ore, a partire da gennaio è previsto lo stop totale alla cessione del credito e allo sconto in fattura. In che cosa si traduca questo in Puglia e nel Salento è presto detto: migliaia di cantieri in bilico, considerato che le asseverazioni conteggiate in questo territorio fino al 31 agostorappresentano il 6% del totale nazionale: quasi 4 miliardi e mezzo di euro di investimenti ammessi a detrazione, dei quali 3 miliardi e 651 milioni per lavori effettivamente compiuti. Il ché significa che ammonta a 780 milioni di euro il valore dei lavori autorizzati in tutta la regione ma non ancora realizzati.
“È in questa cifra – aveva tuonato Ance Puglia, auspicando una proroga governativa dei benefit – che si nascondono molti dei lavori bloccati e delle impalcature abbandonate che vediamo nelle nostre città. In molti casi per via dei crediti incagliati”. Ecco perché “la mancata proroga del Superbonus è un errore – aveva preannunciato l’associazione – si tratta di uno stop che rischia di provocare anche in Puglia conseguenze drammatiche su famiglie e imprese. Peraltro, senza la contestuale risoluzione della questione dei crediti incagliati, si prolungherebbe solo l’agonia di imprese e contribuenti. È una situazione potenzialmente esplosiva che provocherebbe migliaia di contenziosi, assolutamente da scongiurare”. E invece tanto tuonò, che piovve.