SALENTO – Tra palpeggiamenti, atteggiamenti equivoci, calci e strattonamenti, avrebbe costretto le figlie di 11 e 14 anni a vivere in un clima di terrore, fino a quando la più piccola ha confessato tutto alla sua insegnante, che rivolgendosi subito al Tribunale dei Minori ha dato il La alle indagini.
È al margine di queste ultime che un uomo, 53enne dell’hinterlan gallipolino, è adesso indagato per le ipotesi di reato di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.
Nel corso dell’incidente probatorio che la scorsa primavera si è tenuto davanti al Gip Sergio Tosi, le due ragazzine hanno ricostruito nel dettaglio gli episodi sotto accusa. Dopo la separazione dei genitori, le due sorelle facevano spola tra le abitazioni di mamma e papà. Il calvario si consumava – stando al racconto – quando restavano da sole con quest’ultimo. Spesso in preda ai fumi dell’alcol, l’uomo avrebbe inveito contro di loro, strattonandole con violenza fino a provocare ad una delle due lesioni alla costola e ad un braccio, scagliando sedie e telecomando al loro indirizzo, ricorrendo anche a schiaffi e calci.
Nei confronti della più piccola il padre avrebbe anche tenuto condotte moleste, accarezzandole il seno con delle scuse o chiedendole di poterla lavare. Il racconto di quest’ultima, durante l’incidente probatorio, non è stato ritenuto pienamente attendibile. Ma quanto ricostruito e confermato dalla sorella maggiore è stato sufficiente a mettere in piedi il pesante quadro accusatorio, che la madre – da sempre all’oscuro di tutto – ha poi formalizzato in una denuncia, rivolgendosi anche ad un centro Antiviolenza. A difenderla è l’avvocato Letizia Di Mattina.
L’indagine è stata coordinata dal Pubblico Ministero Erika Masetti. L’indagato, che continua a professarsi innocente, è difeso dall’avvocato Rocco Vincenti.
E.FIO
