Attualità

“Disastro annunciato”: quella colpevole mancanza di prevenzione

SANTA CESAREA TERME – Non è trascorso neanche un mese dall’allarme, l’ennesimo, lanciato dai Vigili del Fuoco del sindacato autonomo CONAPO: parlavano del rischio che il fenomeno criminale degli incendi boschivi potesse proseguire, della “sostanziale inesistenza dell’attività di prevenzione”, che le loro previsioni hanno trovato tragica conferma. “Santa Cesarea Terme è stata attaccata ancora una volta da mani criminali che perseguono chissà quale interesse -scrivono- L’inerzia di molti comuni ha dell’incredibile. La responsabilità dell’incendio è sì di chi ha appiccato il fuoco, ma quella della magnitudo delle conseguenze riguarda anche tutti coloro i quali sarebbero responsabili della prevenzione, che omettono invece sistematicamente. Le conseguenze di tutti gli incendi verificatisi fino ad oggi sarebbero state ben diverse se i boschi non fossero stati pieni zeppi di vegetazione spontanea secca, rami secchi caduti e spesso anche tutti i resti legnosi e ancora accendibili degli incendi precedenti”.

Il sindacato ribadisce poi come lo stesso sistema AIB (Antincendio Boschivo) dovrebbe essere ripensato e ricondotto interamente al Corpo Nazionale Vigili del Fuoco; e questo anche rispetto alla gestione della Flotta Antincendio di Stato.

“Senza un cambio di rotta, il destino del Salento -conclude Cacciatore- è diventare una landa di pietra calcarea”.

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