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“Ci camina llicca, ci resta a casa sicca”: il salento diventa gioco da tavolo

SALENTO – L’avventura inizia così, chi riesce a pronunciare correttamente Scisti a Lecce e te stizzasti? Nessuno? E allora via con il lancio dei dadi, che la sfida abbia inizio, casella dopo casella, in un divertentissimo viaggio coast to coast alla scoperta di luoghi, tradizioni, folklore e cultura salentina. Tutti elementi che si fondono in uno svago eterno. C’è tutto questo nel nuovo gioco da tavolo Salento- Ci camina llicca, ci resta a casa sicca: un’avventura di contrattazione e investimento che, nella sua reinterpretazione, permette di ripercorrere in lungo e in largo i luoghi più caratteristici del territorio. La stravagante moneta di scambio è il ronzino, banconota a km zero di quattro tagli diversi che mostrano le effigie di personaggi entrati nell’immaginario popolare locale, come Francesco Millelire, Bruno Petrachi, Pino Zimba e Renata Fonte.
Tra multiproprietà a Gallipoli al costo di una centinaia di ronzini – era buenu -, la possibilità di essere a capo di alcune delle attività più note del territorio, come Quarta Caffè e l’azienda vinicola Paololeo, il divertimento made in salento è assicurato. Ma attenti! Lungo la strada per il successo imprenditoriale nella terra dellu sule, dellu mare e dellu ientu, ci potrebbero essere imprevisti e ostacoli, indicati dalla casella autoesplicativa “Toccu”. A risolvere le situazioni più spiacevoli invece ci saranno le carte “Lampu”.

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