Politica

Lecce 2024, le primarie slittano a metà novembre. E rispunta la candidatura di Signore

LECCE – L’appuntamento è per le 15. Al quartiere generale di Lecce Città Pubblica si ritroveranno tutte o quasi le forze politiche del centrosinistra (partiti, liste e movimenti civici) per oleare la macchina organizzativa in vista delle elezioni primarie.

Ma intanto la coalizione rischia di perdere pezzi. Della partita non saranno sicuramente Azione e Puglia Popolare, fortemente critici nei confronti degli alleati. A far discutere sono modalità e tempi serrati di gestione delle primarie. L’ultima sortita è del Psi. “Il Regolamento – ha detto il coordinatore provinciale Marco Potì – risulta focalizzato più sull’esclusione che sull’inclusione”. Troppi lacci e lacciuoli – secondo i socialisti – impedirebbero “un’autentica partecipazione di quanti sono all’esterno dell’attuale perimetro della coalizione”. Desta notevoli perplessità soprattutto la decisione di aderire tout court e a scatola chiusa al mandato di programma 2019 del sindaco Salvemini. Il Psi, e non solo, attende buone nuove dall’incontro odierno convocato per suggellare il patto politico tra le forze della coalizione. E cioè la piena adesione al futuro candidato sindaco e il riconoscimento di questo ruolo da parte di tutti gli alleati.

E’ quasi certa una virata sul timing: le candidature dovrebbero slittare a metà ottobre (e non più il 29 settembre) e , di conseguenza, le primarie a metà novembre, il 12 o, più verosimilmente, domenica 19 novembre. E non, invece, come auspicato dal sindaco Salvemini il 29 ottobre. La conferma dovrebbe arrivare oggi dal tavolo della coalizione, pronto a dire sì alle richieste giunte da più parti.

Quanto al nodo-candidati, oltre al sindaco uscente Carlo Salvemini e al consigliere di Progetto Città e coordinatore cittadino di Sinistra Italiana Pierpaolo Patti, torna prepotentemente alla ribalta l’ipotesi Sergio Signore, in quota dem, o meglio di parte dei democratici, quella che non fa riferimento alla vicepresidente nazionale Loredana Capone, al deputato Claudio Stefanazzi e all’assessore comunale Paolo Foresio. Se dovesse essere confermata tale scelta ci ritroveremmo di fronte ad un paradosso: sindaco contro vicesindaco in corsa per un posto al sole. Più defilata la posizione di Dario Stefàno, leader della Puglia in Più. Al momento resta in vigile attesa. Non è escluso che possa sostenere Signore alle primarie. Meno probabile che decida di scendere in campo direttamente.

Insomma, tutto è ancora in gioco: fare sintesi tra civismo progressista, civismo moderato e Pd appare più difficile del previsto.

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