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Ordinanza movida, residenti: “Delusi e ignorati. Ok le regole, ma chi controlla?”

LECCE -In questo week-end scatta l’ordinanza che detta le buone maniere per la movida, con musica spenta all’una di notte il venerdì e il sabato, mentre a mezzanotte negli altri giorni della settimana, fatte poche eccezioni. Ma è anche il giorno dei malumori non solo da parte di titolari di pub e cocktail bar, ma anche e soprattutto da parte di chi il centro storico lo vive quotidianamente e non solo in alcune ore del giorno e della notte: ossia i residenti. Per loro, quest’ordinanza serve a poco o nulla, definendola solo un’operazione di facciata. Le regole già c’erano, dicono, bastava farle rispettare, servono invece i controlli.

La delusione sta tutta nelle parole dei componenti del Comitato per la tutela del centro storico, iniziando dal portavoce Massimo Fragola: “Non siamo stati interpellati – ci racconta- l’amministrazione ci ha escluso dal tavolo convocato con le associazioni di categoria. Come Comitato vorremmo che ci fossero più controlli, affinchè siano rispettate le regole”. E’ quanto sollecita anche  l’altro componente del Comitato Savino Vantaggiato, del Movimento Regione Salento, dicendo che servono soprattutto maggiori controlli nel cuore della città e che di certo non serve un’ordinanza così che purtroppo non fa altro che danneggiare sempre di più la  vocazione turistica di Lecce. Quest’amministrazione -conclude -risulta essere sempre più miope”.

Ma non solo. Secondo il consigliere comunale Gianmaria Greco, “si tratta di un’ordinanza che in realtà non accontenta nessuno, anzi. Scontenta tutti gli attori coinvolti perchè in realtà non c’è nessuno che controlla se le regole vengono rispettate o meno”.

Così, come tuona Beppe D’Ercole di Vivere Lecce che sollecita un incremento di controlli in quanto ad oggi  i residenti non vengono tutelati realmente. Non c’è alcun rispetto delle regole  afferma- così  come lo dimostrano le continue occupazioni abusive del suolo pubblico”.

I residenti infatti avrebbero voluto un confronto, che invece non c’è stato, mentre invece c’è stata una firma su un provvedimento che non ha tenuto in conto che oltre alla questione del volume alto nel centro storico ci sono altre criticità, come il danneggiamento della reale vocazione turistica di questa meta così ambita, ma che con questa ordinanza -secondo Karol Pankiewicz di Movimento Nuovo– non fa altro che allontanare i turisti, cercando altrove il divertimento sano e rispettoso”.

 

 

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