Attualità

Il Comune di Brindisi cancelli quello scempio di pista ciclabile!

BRINDISI – L’era dei supporti informatici ha creato le condizioni perché nulla vada disperso rispetto alle posizioni che ciascuno assume – in politica come per altro – su determinate questioni. Quando l’Amministrazione Comunale a guida Riccardo Rossi candidò ad un finanziamento pubblico la realizzazione di una pista ciclabile in viale Aldo Moro furono in molti a sollevare obiezioni, soprattutto da partiti e movimenti collocati all’opposizione. L’evolversi delle situazioni politiche, però, ha creato le condizioni perché chi prima si opponeva alla giunta di centro sinistra adesso si trovi a governare la città e pertanto si attendono decisioni conseguenti e soprattutto coerenti con quello che si è detto fino a qualche mese addietro.

Il riferimento, in particolare, è proprio alla pista ciclabile i cui lavori iniziarono formalmente nel novembre dello scorso anno. Si tratta di un’opera che si sarebbe dovuta realizzare nel giro di qualche settimana ed invece siamo giunti in piena estate e la situazione è quella che vi mostriamo. Larghi tratti del cantiere sono in totale abbandono e all’interno si sono creati accumuli di erbacce e rifiuti. Sporadicamente si vede qualche operaio al lavoro, ma è poca cosa rispetto ad un’opera pubblica che sta creando disagi a non finire e che quindi avrebbe richiesto ben altro impegno.

Ma il vero problema non è quello dei ritardi. In realtà, man mano che la pista prende forma ci si rende conto che sarà un delirio per i cittadini e soprattutto per gli automobilisti. La pista, realizzata in entrambi i sensi di marcia, ha ristretto la carreggiata e sono già tanti gli ingorghi provocati da auto parcheggiate a spicchio o anche solo con una piccola sporgenza. In realtà, il transito contemporaneo di un pullman e di un furgoncino non è consentito e quindi si può facilmente immaginare cosa accadrà quando riapriranno le scuole. E poi c’è il cordolo della pista che è alto, ingombrante e pericolosissimo, diverso anni luce – in peggio – rispetto a quelli utilizzati in piste ciclabili di città più attente alle opere pubbliche rispetto a Brindisi. La realtà è che per tutte queste ragioni bisognerebbe trovare il coraggio di affrontare il problema in maniera compiuta, valutando la possibilità di annullare l’esecuzione di quest’opera, anche a costo di dover prevedere un danno economico per l’ente. Al primo posto viene la sicurezza dei cittadini ed anche la funzionalità delle opere che si realizzano. Ecco perché si invoca coerenza da parte di chi fino a poco tempo fa la pensava proprio in questi termini.

Mimmo Consales

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