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Il cimitero vede la luce, al via i lavori al campo 9

LECCE – E fiat lux, è proprio il caso di dire. Il cimitero comunale di Lecce tornerà presto ad essere totalmente illuminato. Qualche ora fa sono iniziati i lavori per il ripristino dell”impianto di illuminazione nel campo 9. A darne comunicazione è stato il dirigente Paolo Rollo durante i lavori dell’undicesima Commissione Controllo di Palazzo Carafa dove è approdato l’argomento per l’ennesima volta su sollecitazione del presidente Gianpaolo Scorrano.
La vicenda, infatti, si trascina avanti da un po’ di tempo a questa parte. Nei giorni scorsi abbiamo raccolto una serie di lamentele da alcun abituali frequentatori del camposanto, amareggiati e arrabbiati per non riuscire a portare dei fiori ai propri defunti a causa della mancanza totale di luce in quell’area. Al lavoro ci sono gli operai della Lupiae Servizi.
Una scelta non affatto casuale Perché proprio alla società partecipata del Comune verrà affidato il servizio di illuminazione pubblica per anni – e dopo numerose proroghe – destinato ad un’azienda privata, la Desi. Ampie rassicurazioni sono giunte dall’assessore al ramo Sergio Signore. L’accordo rientra fra le convenzioni che la Lupiae ha rinnovato con il Comune di Lecce fino al 2026 e che verrà portato in aula al prossimo consiglio comunale.

Nel contratto siglato con Palazzo Carafa ovviamente c’è spazio pure per l’illuminazione delle luci votive, al buio da tempo a causa di una manovra maldestra di un operaio della municipalizzata che avrebbe tranciato alcuni cavi elettrici durante i lavori di scavo realizzati per preparare il terreno per le sepolture. Da lunedì si lavora alacremente per riparare il danno, come ha anticipato ai nostri microfoni il presidente della Lupiae Dino Pagliaro.

Un contratto oneroso, tuttavia, per le casse comunali, che prevede un costo di 46mila euro in più rispetto al passato – ammortizzabile in tre anni – in quanto la Lupiae dovrà provvedere ad adeguare il proprio software gestionale.
Ma tant’è. Ciò che conta è di essere riusciti finalmente a dare una risposta concreta a quanti – e sono tanti – erano costretti a subire un evidente e inaccettabile disagio, con le salme dei propri cari tumulate a terra e al buio.

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