Cronaca

Racale, prestiti con tasso usuraio del 100%: confiscati beni ad un imprenditore

RACALE – Avrebbe concesso prestiti usurai con tassi da capogiro. Per questo i finanzieri leccesi del nucleo economico hanno dato esecuzione ad un un provvedimento di condanna e confisca nei confronti di un imprenditore di Racale. Il provvedimento, emesso dalla Corte d’Appello di Lecce e divenuto irrevocabile, si fonda su tre episodi accertati di ‘usura’ perpetrati dall’imprendirore ai danni di un uomo di un comune limitrofo.
Le indagini sono partite proprio dalla denuncia di quest’ultimo, strozzato dai debiti, e hanno consentito di appurare che il presunto strozzino, oggi 70 enne in pensione e all’epoca dei fatti titolare di un colorificio, approfittando della situazione di necessità della vittima avrebbe concesso dal 2014 al 2015 prestiti a tassi usurari pari a circa il 100% annuo.

Gli accertamenti hanno permesso ai finanzieri di ricostruire anche il modus operandi del presunto usuraio, basato sulla forza intimidatrice, tale da provocare un grave assoggettamento dell’usurato.
Il Tribunale di Lecce, con sentenza divenuta definitiva nei mesi scorsi, ha condannato l’imprenditore a 4 anni e 2 mesi di reclusione, disponendo la confisca di circa 30 mila euro, pari al profitto illecito conseguito. La confisca è sttaa effettuata nelle scorse ore dalla Guardia di finanza e ha riguardato somme di denaro e alcuni immobili di proprietà dell’imprenditore.
Questo venerdì pomeriggio il tema dell’usura è stato oggetto di un vertice interforze che si è tenuto in Prefettura a Lecce, su richiesta di ConfCommercio che si è fatta portavoce delle preoccupazioni palesate dai suoi iscritti.

A tal proposito il comandante della Guardia di Finanza, pur evidenziando al Prefetto Luca Rotondi l’assenza di denunce, ha comunque rilevato che questo reato potrebbe essere favorito in contesti di crisi aziendali, soprattutto alla luce della crescente difficoltà ad accedere ai finanziamenti bancari in caso di consistente indebitamento.
Anche su questa problematica è stata dunque sottolineata la necessità di collaborazione, anche in forma riservata, delle vittime. A tal fine è stata programmata un’attività di sensibilizzazione destinata ai protagonisti del tessuto imprenditoriale locale.

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