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In coma dopo l’aggressione: 48enne condannato a 10 anni per tentato omicidio

RACALE – Arriva una dura condanna per l’uomo di Racale che, nella tarda serata del 22 settembre del 2021, picchiò selvaggiamente un compaesano all’interno del parcheggio di un’area di servizio. L’aggressore, stando alle ricostruzioni degli inquirenti, più nel dettaglio avrebbe anche colpito ripetutamente la testa della vittima con una scarpa antinfortunistica, procurandogli un trauma tale da farlo finire in coma.
Dopo l’arresto del 48enne Roberto Palamà con l’accusa di tentato omicidio, il gup Laura Liguori gli concesse i domiciliari. Nelle scorse ore, al termine del processo con rito abbreviato il gup Giulia Proto ha inflitto la pena di 10 anni di reclusione all’uomo, per il reato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi. Il giudice ha disposto anche il risarcimento del danno in separata sede, in favore della vittima che si era costituita parte civile, attraverso l’avvocato Salvatora De Lorenzis. La difesa, sostenuta dall’avvocato Biagio Palamà, ha chiesto la riqualificazione del reato di tentato omicidio in lesioni personali gravissime. Entro 15 giorni sarà presentato un ricorso in Appello. Al momento, il 48enne è a piede libero con il solo obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

DAVIDE PAGLIARO

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