LECCE – Strisce pedonali umane. Il titolo del singolare flash mob promosso dal movimento di cittadinanza attiva LeccePedala è tutto un programma. Il messaggio è chiaro: tentare di arginare l’invadenza delle auto e rivendicare maggiore sicurezza per pedoni e ciclisti.
Occorre ripristinare le regole del Codice della strada. Troppe le auto in circolazione in città e, soprattutto, troppi gli automobilisti indisciplinati.
Destinatari del messaggio in particolare il sindaco e i consiglieri comunali. Obiettivo? Avviare un percorso virtuoso per fare di Lecce una città 30. Un apposito vademecum sarà inviato loro nei prossimi giorni.
Ma c’è un altro aspetto importante e che non può essere sottaciuto. E che chiama in causa direttamente gli stessi pedoni, a volte distratti e non curanti delle più elementari regole legate alla sicurezza stradale. Attraversare le strisce pedonali in maniera lenta, evitando dunque inutili passerelle o, peggio, con il telefonino in mano per parlare o addirittura scrivere messaggi, è sbagliato, deleterio e pericoloso.
L’iniziativa, svoltasi a Porta Rudiae, a Lecce, e in contemporanea in molte città d’Italia, rientra nella campagna nazionale “Città 30 subito”.