Cronaca

Minori adescati sul bus e molestati: le denunce choc. Il Riesame conferma i domiciliari

SUD SALENTO – Il tribunale del Riesame di Lecce, presieduto da Carlo Cazzella, conferma gli arresti domiciliari per il 49enne del sud Salento leccese arrestato lo scorso 20 gennaio con l’accusa di aver adescato e toccato intimente più minori a bordo del bus con il quale, da anni, li accompagnava a scuola. L’uomo avrebbe inoltre intrattenuto con loro chat spinte e provocatorie, per poi attirarli nel garage di casa sua e molestarli sessualmente anche lì.

I fatti nell’hinterland di Casarano. Come sempre omettiamo ulteriori dettagli a tutela delle vittime, una decina, tutte minorenni e di sesso maschile.

Il difensore dell’uomo, l’avvocato Fabrizio Mangia, si era rivolto al Riesame chiedendo un’attenuzione o una sostituzione della misura restrittiva dei domiciliari. Il legale ha contestato il quadro accusatorio, definendolo “non preciso e concordante“, considerata anche “la mancanza di una chiara indicazione temporale” degli abusi denunciati e contestati al suo assistito.

I giudici hanno però rigettato la richiesta, evidenziando il rischio di reiterazione delle condotte sotto accusa, “considerando la propensione dell’uomo a carpire la fiducia dei minori tramite atteggiamenti amichevoli e scherzosi – si legge nella decisione – con la finalità di ottenere la loro fiducia e condividere con gli stessi esperienze attinenti la sfera sessuale (..) sempre in assenza di consenso da parte delle vittime“.

Nella sentenza del Riesame, intato, emergono ulteriori dettagli sulle denunce sporte dai genitori dei minori, che hanno dai 14 ai 16 anni.

A bordo del bus i ragazzini, intenti a scendere o salire sul mezzo, sarebbero stati toccati nelle parti intime in modo repentino e tale da impedirne una reazione avversa.

Con lusinghe o attenzioni il 49enne li avrebbe poi attirati nel garage di casa sua e qui li avrebbe abbracciati, baciati sul collo, palpeggiati intimamente, convincendoli a farsi toccare a sua volta.

Per tutti questi episodi l’ipotesi di reato è di violenza sessuale aggravata dalla minore età delle presunte vittime.

Per ciò che riguarda l’ipotesi di adescamento di minorenni, i giudici parlano poi di “artifici, lusinghe e finte attenzioni messe in atto, dispensando complimenti quali “amore mio, come sei bello oggi, come stai?”, “ti trovo molto carino, ti vuoi fidanzare con me?”…” e poi esplicite battute con chiaro riferimento alle parti intime. Chat di cui è stata trovata traccia anche nei dispositivi elettronici sequestrati al 49enne nel corso delle indagini nate dalle denunce.

Per tutti questi motivi l’uomo resta dunque ai domiciliari.

ERICA FIORE

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