LECCE – Sentirsi al sicuro con dieci punti di vantaggio sulla terzultima è una bestemmia in casa Lecce. E lo sa bene Corvino che ai numeri guarda con grande attenzione.
I 27 punti del Lecce e i 10 di vantaggio che la squadra giallorossa misura sulla terz’ultima posizione occupata attualmente dal Verona non danno alcuna sicurezza al direttore generale dell’area tecnica che lo ha ribadito in una recentissima intervista.
Come non dare torto a chi conosce bene la Serie A, una bestia, come lui l’ha definita, che ti può sbranare da un momento all’altro. Un campionato che lui conosce molto bene e domenica contro l’Atalanta è stata la partita numero 200 con il Lecce, in Serie A.
Tra i grandi. E il dirigente giallorosso ha contribuito con il suo lavoro e la sua esperienza a far sfilare il club giallorosso a testa alta. Combattendo con le armi di cui sono dotate società come il Lecce. E questo intrapreso tre anni fa è un cammino ancora più complicato (rispetto alla sua prima esperienza durante l’era Semeraro). Tuttavia sia allora che oggi ha dovuto ricominciare da zero.
I risultati non mancano. Dalla Primavera alla Prima Squadra. In Serie A la formazione di Baroni mattone su mattone sta costruendo la salvezza; in Primavera il Lecce di Coppitelli ha scalato la classifica e adesso è al primo posto.
Nulla, però, è stato ancora fatto perché i due campionati sono ancora lunghissimi.
E non deve illudere la distanza che i giallorosi hanno sul Verona perché nel passato campionato quando la Salernitana sembrava spacciata alla fine è riuscita a salvarsi ai danni del Cagliari che aveva il doppio dei punti dopo la ventitreesima giornata.
Alla fine la Salernitana, asfaltata in casa dall’Udinese per 4-0, si salvò per un punto. Mentre il Cagliari a Venezia pareggiò 0-0 e retrocesse.
Mai scrivere la parola fine, anche nel calcio, prima del tempo. Anche quando i numeri illudono più del dovuto.
