Cronaca

Traffico di droga dall’Albania e spaccio: quattro arresti e ventuno indagati

BRINDISI – Avrebbero messo in piedi un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, provenienti prevalentemente dal canale albanese e destinate alle piazze di spaccio delle province di Brindisi e Lecce.

È l’ipotesi di reato che all’alba di questo lunedì mattina ha fatto scattare quattro arresti nel Brindisino, eseguiti dai carabinieri alla luce dell’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Lecce su richiesta della D.D.A locale. 21 gli indagati a piede libero.

Mentre le porte del carcere si sono aperte per i fratelli Tiziano e Andrea di Gioia, rispettivamente di 48 e 44 anni; Rocco Panettieri, 45 anni, e Giuseppe De Falco, 35 anni.

L’inchiesta, avviata esattamente quattro anni fa e condotta dal pubblico ministero della Dda leccese Giovanna Cannarile con i carabinieri nel nucleo provinciale di Brindisi, nasce dalle dichiarazioni rese da un collaboratore di giustizia.

Gli approfondimenti investigativi, dal 2019 ad oggi, sono confluiti in arresti, sequestri di armi, cocaina e ingenti somme di denaro.

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, a capo della presunta associazione a delinquere vi sarebbero i due fratelli Di Gioia che, coordinandosi con altri personaggi di spicco del Brindisino e del Leccese, avrebbero gestito il rifornimento della cocaina

sfruttando principalmente il “canale albanese”. Lo scambio di denaro sarebbe avvenuto tramite soggetti albanesi autisti di bus di linea, lo scambio della droga tramite TIR proventienti dall’estero con appuntamenti in un’area di servizio in disuso.

 

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