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Via Vecchia Frigole, il sindaco “apre”: “Verificheremo!

LECCE – Il senso unico di marcia su via Vecchia Frigole non si tocca, almeno per il momento. Ma la bontà del provvedimento dell’Amministrazione Comunale di Lecce sarà testata nei prossimi 40-60 giorni, giusto il tempo per verificare se ci sia bisogno o meno di eseguire dei correttivi in corso d’opera. La maggioranza di Palazzo Carafa, dunque, non chiude la porta in faccia alle forze di opposizione che hanno riportato la vicenda in Consiglio comunale: a fine anno l’interpellanza firmata da Andrea Pasquino, ora la mozione portata avanti da Giorgio Pala con la quale si chiede di

ripristinare la vecchia viabilità. E cioè il doppio senso di marcia tra via Vecchia Frigole fino all’imbocco con viale Leopardi. La nuova ordinanza, di fatto, prevede la possibilità di accedere in via Vecchia Frigole soltanto dalla circonvallazione cittadina. “La toppa – ha chiosato Roberto Giordano Anguilla – è stata peggio del buco”. Dichiarazione alla quale ha replicato con fermezza l’assessore Marco De Matteis: “Eravamo tutti concordi nel dover trovare una soluzione al problema della pericolosità dell’impianto semaforico all”altezza di via Giammatteo. Ne abbiamo parlato in due commissioni consiliari”, ha ricordato. 

Il sindaco Salvemini, dal canto suo, è stato chiaro: “No al ripristino del doppio semaforo su viale Leopardi”. Per il resto, però, se ne può parlare. L’importante è che venga garantita la sicurezza, ha sottolineato il primo cittadino leccese.

Un’apertura che ha di fatto congelato la mozione, ritirata da Mola e che ha rasserenato gli animi di commercianti e residenti che si erano dati appuntamento a Palazzo Carafa. Seicento le firme sin qui raccolte per invocare una retromarcia sul provvedimento della discordia. Le attività commerciali della zona, in particolare, languono. Il senso unico di marcia su via Vecchia Frigole ha avuto già i primi effetti negativi per alcuni esercizi commerciali, costretti a rallentare di molto la vendita o a dimezzare lo stipendio di alcuni dipendenti. Arriveranno risposte convincenti e rassicuranti per commercianti ed esercenti?

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