Cronaca

Testata durante la partita: calciatore 15enne in ospedale

ARADEO – Momenti di tensione durante la partita Aradeo e Otranto che si giocava come ogni domenica mattina allo stadio “Spina” di Aradeo per il campionato Under 17 regionale. Un calciatore di 15anni è finito in ospedale con un trauma cranico, dopo aver ricevuto un colpo alla testa, da chiarire si si sia trattatro di una testata o una gomitata durante l’incontro. Immediati i soccorsi e la veloce corsa al Fazzi di Lecce.

La partita è stata subito sospesa sul 2-0 per gli idruntini.

L’ASD Giallorossi Aradeo interviene sulla pagina Facebook ufficiale:” Condannando questi episodi che – si legge – non rappresentano assolutamente il calcio, per lo più il nostro calciatore ha soli 15 anni”.

E prede posizione anche l’Associazione sportiva dilettantistica Città di Otranto, che innanzitutto augura “Una pronta ripresa al ragazzo vittima del grave episodio e rimarcando la vicinanza a lui, ai familiari, ai compagni di squadra e a tutti i componenti della squadra avversaria preannuncia azioni esemplari nei riguardi dell’autore del gesto violento.

Il gravissimo episodio si è verificasto al 25esimo del primo tempo. Il giovanissimo è crollato a terra privo di sensi.

L’immediato intervento dei sanitari delle due formazioni ha permesso che il ragazzo si riprendesse, prima che l’arrivo del 118 lo mettesse in sicurezza per poi trasferirlo al “Vito Fazzi” di Lecce. Dopo gli accertamenti del caso, al giovane calciatore giallorosso è stato riscontrato un trauma cranico.

Netta e chiara la presa di posizione della società del presidente Giovanni Mazzeo :

«Quanto mai lontani dall’idea che la violenza possa essere presente nel calcio, che da anni questa società interpreta nel rispetto massimo dell’avversario, condanniamo l’accaduto. Chi ha sbagliato sarà redarguito in maniera pesante in modo che possa comprendere la gravità di quanto fatto. L’Asd Città di Otranto condannerà sempre questi atteggiamenti e sarà sempre intransigente nei confronti di suoi tesserati autori di gesti violenti e antisportivi».

Dopo l’accaduto, le due società hanno chiesto di concerto al direttore di gara che la gara non proseguisse.

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