LECCE – È stato definito un “Manuale d’Umanità” “l’ultimo abbraccio” di Gian Ettore Gassani. È il suo primo lavoro romanzato. Lui, avvocato di professione, è autore di numerosi saggi e testi tecnici.
“L’ultimo abbraccio” è il frutto di un primo approccio al genere del romanzo, una fatica letteraria per la quale ha dovuto lavorare diversi anni. Il risultato è un inno alla speranza e alla vita, ambientato in Ucraina prima della guerra in atto.
Il protagonista è Dimitri, ha cinquantotto anni, è un postino in pensione ed è un uomo solo. Da quando sua moglie Caterina è morta e suo figlio Gleb ha tagliato la corda per cercare fortuna, vive una vita alimentata soltanto dai ricordi felici di ciò che è stato. L’ennesima lettera dall’amata sorella Maria, che non vede da trent’anni, lo riporta indietro nel tempo, al lontano 1940, anno della scomparsa dei genitori e della conseguente segregazione nell’internat, l’orfanotrofio, con la sorellina. Reminiscenze che lo riporteranno, però, al tempo presente, poiché luogo dimenticato da Dio tornerà prepotentemente nel suo quotidiano, insieme a una quercia magica capace di unire i destini dell’adulto Dimitri e di cinque orfanelli incontrati sulla lunga e tortuosa strada che è la vita. L’anima professionale di Gassani è sempre presente e lo è anche in questo volume, in cui però ha scelto di far prevalere il lato umano.
All’evento hanno preso parte la dottoressa Ida Cubiciotti, magistrato del tribunale dei minori di Lecce, gli avvocati Mara Schirinzi e Sergio Limongelli e Paolo Pagliaro, nelle vesti di editore e Presidente di Cuore Amico.
Francesca Spinetta