LECCE – È stato conferito l’incarico a un perito di trascrivere alcune conversazioni audio trovate nelle chat del telefono della vittima e anche la registrazione audio ambientale che la stessa vittima fece durante un incontro con la moglie dell’imputato.
Siamo a un nuovo capitolo del processo per l’omicidio del carabiniere in quiescenza Silvano Nestola, freddato a colpi di fucile davanti agli occhi del figlio undicenne, la sera del 3 maggio 2021 alla periferia di Copertino. Padre e figlio uscivano dalla casa della sorella della vittima dove avevano cenato.
Unico imputato è il 71enne Michele Aportone, padre della donna con cui il carabiniere aveva avuto una relazione. Relazione osteggiata dai genitori di lei.
In Corte d’Assise, presidente Pietro Baffa, Francesca Mariano a latere e giudici popolari, è stato conferito l’incarico al perito, che “sbobbinerà” anche l’audio di un incontro tra la vittima e Nestola, in un’occasione in cui la donna sarebbe stata fuori dall’abitazione della vittima, e poi sono stati ascoltati altri testi tra gli investigatori.
Sul cellulare di Nestola c’erano 4 foto che testimoniavano la presenza della madre della donna con cui aveva una relazione, durante incontri tra i due.
Nell’ordinanza si faceva anche riferimento al fatto che i genitori della ragazza avessero messo un dispositivo gps sull’auto della figlia per controllarne gli spostamenti.
Sul cellulare della moglie dell’imputato -ricordiamo che la posizione della donna è stata archiviata e che l’unico imputato è il marito- c’erano foto dell’abitazione di Nestola e anche della sua auto.
Poi è stata la volta di altri due investigatori,
Infine l’ingegner Lelli Napoli ha parlato del ciclomotore Piaggio Free blu, che secondo l’accusa, il PM Santacatterina, sarebbe lo stesso utilizzato dall’imputato per recarsi sul luogo dell’omicidio per poi essere smontato e bruciato. Il ciclomotore è identico a quello che compare in alcune foto sul telefono della moglie dell’imputato.
Si torna in aula il 21 marzo.
