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Rincari carburante, Codacons Puglia: “Tanta speculazione, non servono soluzioni tampone”

PUGLIA – Carburante alle stelle tanto da portare il Governo alla decisione di varare un decreto ad hoc mirata alla trasparenza ai distributori di carburante. La polemica è dietro l’angolo, si cercano soluzioni per stemperarla. Servono piuttosto soluzioni strutturali. Speculazione sì, speculazione no, è questo il dubbio che alimenta dibattito delle ultime ore di fronte al rincaro dei prezzi dei carburanti in tutta Italia. Il disallineamento tra i cali dei prezzi petroliferi internazionali e l’andamento dei listini alla pompa è chiaro e da questo aspetto parte l’esposto del Codacons che parla di situazioni anomale. “Faccio presente – rivela Dario Durso di Codacons Puglia –  che con il costo al barile in diminuzione, è impossibile che la benzina aumenti. Noi dalla metà dell’anno scorso, avevamo già segnalato la presenza di manovre di castello cioè accordi segreti, sotterranei tra le varie compagnie che potevano in qualche maniera incidere sensibilmente sull’aumento.  Quindi una roba speculativa, è chiaro che adesso noi risentiamo il peso questa speculazione perché son venute dalla manovra di contenimento pagate dal vecchio governo il 31/12 e sono ricomparse il primo gennaio per intero.  Sono riapparse le accise che erano scomparse l’anno scorso e questo pesa nella misura di €0,20  su ogni litro di carburante”. Secondo il Codacons al netto del rialzo delle accise i prezzi alla stazione di servizio dovevano scendere sensibilmente per effetto del crollo delle quotazioni petrolifere. Le soluzioni tampone non servono più. “Si è capito da quello che è successo l’anno scorso, che la manovre tampone, interventi tampone, non servono più a nulla bisogna incidere. Entrare, se mi permette il termine calcistico, a gamba tesa”. Altra legittima domanda. Quanto incide il caro carburante sulla spesa quotidiana dei consumatori? In Italia l’88% delle merci, che arriva sugli scaffali della piccola e della grande distribuzione, viaggia su gomma. L’aumento dei prezzi di benzina e gasolio ha un vero e proprio effetto valanga sui costi delle imprese di trasporti. E quindi sulla spesa che le famiglie sostengono.

 

 

 

 

 

 

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