LECCE – Inizieranno venerdì mattina gli interrogatori delle 15 persone arrestate ieri (12 in carcere e tre ai domiciliari) al margine delle indagini condotte dai Carabinieri di Maglie e coordinate dalla Procura leccese prima e dalla Direzione Distrettuale Antimafia poi.
Ne sono certi gli inquirenti: un vero e proprio gruppo criminale quello sgominato, che conta 29 indagati in tutto accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere armata finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, con l’aggravante del metodo mafioso, nonché porto e detenzione di armi ed esplosivi.
Stando a quanto ricostruito – tramite approfondimenti, intercettazioni e pedinamenti – la compagine criminale avrebbe operato nell’area del versante del basso adriatico, stringendo accordi anche con figure apicali della Sacra Corona Unita e di altri clan storicamente radicati in provincia di Lecce e nel Tarantino.
Tra le accuse più pesanti, di cui dovranno rispondere alcuni degli arrestati, quella di tentato omicidio o favoreggiamento. Venerdì, tramite i rispettivi legali, gli imputati saranno sottoposti ad interrogatorio: potranno, come sempre, scegliere il silenzio o replicare alle domande del Giudice.