OTRANTO – Torniamo a parlare dell’inchiesta nata dall’operazione Hydruntiade, confluita in un terremoto giudiziario su presunti intrecci tra politica e imprenditoria a Otranto, con ipotesi di reato pesanti quali corruzione e voto di scambio.
Ebbene nelle scorse ore l’inchiesta è stata ufficialmente chiusa e la Procura di Lecce sta procedendo a notificare l’avviso di conclusione indagini ai 60 indagati complessivi. Tra questi, lo ricordiamo, i fratelli Luciano e Pierpaolo Cariddi (tuttora ristretti in carcere), l’ex assessore regionale al Welfare Totò Ruggeri e poi tecnici comunali, agenti di polizia locale e imprenditori dell’hinterland idruntino.
Il fascicolo d’inchiesta porta la firma del procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone e del pubblico ministero Giorgia Villa.