SALENTO – Nei giorni scorsi, i militari della Stazione Navale di Bari e delle Sezioni Operative Navali della Guardia di Finanza pugliesi, hanno svolto diversi controlli mirati lungo le coste. In particolare, le attività ispettive hanno interessato sia il settore ittico, con controlli a bordo di motopescherecci, nelle pescherie e presso gli ambulanti, sia altre attività economiche, quali servizi di alloggio e ristorazione, noleggio nautico e cantieristica navale.
Le meticolose indagini hanno portato all’individuazione di 21 soggetti che svolgevano lavoro in nero o irregolare, e successivamente alla sanzione di 11 datori di lavoro che li avevano alle loro dipendenze. Da successivi approfondimenti, è emerso anche che 5 di tali lavoratori percepivano indebitamente il cosiddetto “reddito di cittadinanza”, con conseguente segnalazione alle Autorità competenti per l’interruzione e il recupero delle somme indebitamente percepite.
Nello specifico, emerge che nelle località salentine di San Cataldo, Casalabate e Alimini-Otranto risultano 4 lavoratori irregolari o in nero, reclutati dai lidi durante la stagione estiva. La sanzione applicata alle attività commerciali nello specifico, ammonta ad un totale di 5.747 euro da dover rendere allo Stato.
Questa condotta adottata dai datori di lavoro costituisce un grave danno per l’intero sistema economico in quanto sottrae risorse alle finanze pubbliche, danneggia gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e favorisce una competizione sleale con le imprese oneste, mentre l’indebita percezione del reddito di cittadinanza genera iniquità e mina la coesione sociale.
Si spera che l’anno nuovo cominci con il piede giusto, ovvero con un ridotto bisogno dell’ottima sorveglianza della flotta aeronavale della Guardia di Finanza e con una maggiore qualità della situazione lavorativa generale del Paese.