Cronaca

Peschereccio incagliato a Frigole, corsa contro il tempo per il recupero

FRIGOLE – Corsa contro il tempo per il recupero del peschereccio che nella giornata di domenica si è incagliato a circa un miglio dal largo di Frigole.

Confermate le indicazioni emerse dalle prime ispezioni eseguire sull’imbarcazione: dall’attività svolta dal personale della Guardia Costiera di Gallipoli realizzata in coordinamento con la Direzione Marittima di Bari e il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, infatti, è stato confermato che il natante in questione é riconducibile ad uno sbarco avvenuto in Sicilia lo scorso 20 novembre. In quell’occasione i 580 migranti sbarcarono nei porti di Catania, Messina ed Augusta.

Intanto la Capitaneria di porto di Gallipoli ha chiesto la convalida del sequestro dell’unità navale alla Procura della Repubblica di Lecce al fine di dar seguito a una procedura d’urgenza per il recupero e la successiva demolizione che verrà affidata all’Agenzia delle Dogane, tramite la Prefettura di Lecce.

In queste ore è in corso il monitoraggio sulla corretta attuazione delle procedure relative all’attivazione del Piano Locale Antinquinamento. Fin dal ritrovamento dell’imbarcazione alla deriva infatti è stata dichiarata l’emergenza locale dal Capo del Compartimento di Gallipoli per tutelare non solo il mare ma anche il prospiciente sito di interesse comunitario a pochi passi dalla riserva naturale “Le Cesine”.

Nella giornata di martedì è previsto un sopralluogo congiunto con il personale tecnico e subacqueo dei Vigili del Fuoco di Bari. L’obiettivo è quello di attuare tutte le operazioni per la messa in sicurezza per lo sversamento di eventuali idrocarburi o sostanze potenzialmente inquinanti per l’ambiente marino e costiero. Un’accurata ispezione alla carena svelerà la presenza di eventuali falle al fine di meglio definire lo stato di fatto in cui versa il peschereccio.

Il natante viene costantemente monitorato dal personale della Guardia Costiera e da quello dell’Esercito Italiano, essendo l’area adibita a Poligono militare: sebbene non si sia verificata alcuna forma di inquinamento, l’imbarcazione ha subito uno sbandamento ed é stato trasportata dalla corrente e dalle onde per 15 metri verso riva.

E’ il secondo episodio analogo che si è verificato sulle coste salentine negli ultimi giorni: venerdì scorso una barca a vela e un barcone fantasma erano stati trovati incagliati sugli scogli di Andrano e Ugento.

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