Attualità

Stabilizzazioni nella sanità, sindacati non ci stanno: “La Regione ci riceva”

LECCE – Sempre più caotica la situazione nella sanità pugliese, sono tante, troppe le domande in attesa di risposte. Nell’ultima settimana la medicina di base ha protestato per il caos che si registra tra ospedali e pronto soccorso per una sorta di effetto domino dovuto all’incapacità degli ambulatori e guardia mediche di assorbire le varie emergenze. La situazione se non è esplosiva, poco ci manca e sullo sfondo da non trascurare c’è il covid che purtroppo aumenta il passo sospinto dalle due varianti con i nomi mitologici con prevalenza di omicron alla quale si aggiunge l’influenza stagionale. Nell’esplosivo cocktail ci si metta anche il caos stabilizzazioni. In settimana è cresciuta pioggia di lamentele e è stata chiesta la massima attenzione a rispettare i diritti e le priorità di tutti, senza che ci siano corsie di soprasso o corsie preferenziali. Le Segreterie Provinciali dei sindacati CISL, UIL, NURSIND e FSI, alla luce dei provvedimenti della Giunta Regionale Pugliese per quanto riguarda le Stabilizzazioni del personale precario delle AASSLL Pugliesi, tornano a battere i pugni e chiedono un incontro urgente per verificare la possibilità concreta dell’immissione in ruolo di tutto il personale precario avente i requisiti per la stabilizzazione di 18 e 36 mesi in servizio presso la ASL di Lecce, oltre alla riassunzione in servizio degli Operatori “Data Manager” non prorogati alla data del 30 giugno 2022 ed Operatori Socio Sanitari non prorogati dopo gli otto mesi di servizio. Meno di una settimana fa, esattamente il 12 dicembre scorso, la Regione Puglia ha deliberato la proroga dei contratti a tempo determinato per un ulteriore anno sino al 31 dicembre 2023 ed il ricorso all’adozione dei nuovi Piani del Fabbisogno del personale 2021-2023. La richiesta delle organizzazioni sindacali prende le mosse proprio da tali provvedimenti. Al tempo stesso viene evidenziato dai sindacati che l’apporto professionale di tutto il personale precario presso la ASL di Lecce è già consolidato per cui si ritiene indifferibile la possibilità di prevedere la possibilità di immissione in ruolo del suddetto personale, al fine di assicurare la massima efficacia a tutti i servizi sanitari della ASL di Lecce.

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