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Ritorna in Sicilia il peschereccio “a cianciolo”

GALLIPOLI – Torna a casa il peschereccio siciliano “Maria Francesca” contro cui i pescatori locali più di un anno fa hanno puntato il dito: dedito alla pesca con cianciolo nei mari del Salento, lo avrebbe fatto – denunciarono – ad una profondità non consentita, in barba alla Legge e rastrellando i fondali. Adesso nel porto siculo di Sciacca dovrà continuare a colmare alcune delle lacune riscontrate.

Un passo indietro.

Dopo diversi servizi-denuncia e due sanzioni elevate dalla Capitaneria, perché beccato in area non consentita prima e con localizzatore A.I.S spento poi, per il peschereccio a metà ottobre è scattato il fermo amministrativo. Il comandante della Capitaneria gallipolina, Pasquale Vitiello, in quell’occasione ha elencato ai nostri microfoni le gravi violazioni e lacune riscontrate a bordo in termini di sicurezza. Alcune sono finite in Procura, profilando ipotesi di reato considerate meritevoli di approfondimento. Intanto i militari della Capitaneria hanno provveduto al ritiro del certificato di sicurezza, obbligatorio per consentire la navigazione. Per comandante e armatore del peschereccio è scattata una lunga serie di prescrizioni da ottemperare, prima di poter riprendere il mare.

Ebbene nelle scorse ore il motopesca è partito dal porto di Gallipoli con destinazione Sciacca.

A seguito di ulteriore verifica effettuata a bordo dell’unità, la Capitaneria fa sapere di aver constatato come le gravi difformità rilevate siano state sanate. Una nuova certificazione di sicurezza rilasciata al motopesca gli ha consentito, dunque, di intraprendere il proprio viaggio verso “casa”, non senza alcune imprescindibili limitazioni. Durante il viaggio è stato costantemente monitorato dalla Sala operativa di Gallipoli tramite appositi sistemi di localizzazione satellitare, per verificare il rispetto delle prescrizioni impartite, in particolare dei limiti di navigazione imposti a 3 miglia nautiche dalla costa e del divieto di pesca durante il trasferimento verso il porto siculo.

Una volta giunto a destinazione -spiegano ancora dalla Capitaneria di Gallipoli- l’Ufficio Circondariale marittimo di Sciacca vigilerà sulla corretta regolarizzazione di alcune deficienze, necessaria per garantire una piena operatività dell’unità.

L’auspicio della Guardia Costiera è che l’attività messa in campo, volta come sempre alla salvaguardia della sicurezza in mare, contribuisca ad una maggiore consapevolezza e conoscenza da parte delle unità del rispetto delle norme che la disciplinano e che regolamentano le attività di pesca. I controlli – rassicurano intanto – continueranno.

E.FIO

https://www.youtube.com/watch?v=whd4diVK7FY

 

 

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