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Scatta il fermo amministrativo per il peschereccio siciliano: “gravi violazioni”

SALENTO – Scatta il fermo amministrativo per il peschereccio siciliano in azione, con la tecnica del cianciolo, nel mare salentino da più di un anno e che, a dire dei pescatori locali, calerebbe le reti ad una profondità inferiore rispetto a quella consentita dalla Legge. Dopo le multe per sosta in area non consentita e lo spegnimento del localizzatore A.I.S, la Capitaneria di Gallipoli ha riscontrato a bordo gravi violazioni.

Il peschereccio in questione nei giorni scorsi – a seduto dei video denuncia dei pescatori locali che vi abbiamo mostrato – è stato dapprima sanzionato dalla Capitaneria di Otranto e poi da quella di Gallipoli. Dopo le due multe è scattato dunque l’accertamento: i militari della Guardia Costiera gallipolina hanno riscontrato gravi carenze in termini di sicurezza a bordo, lacune definite “penalmente rilevanti” . Fino a quando le prescrizioni elencate dall’Ente tecnico di controllo non saranno ottemperate, l’imbarcazione non potrà tornare in mare. Su eventuali risvolti penali sarà poi la Procura ad indagare.

La Capitaneria, che in mare è la garante per antonomasia di sicurezza e rispetto delle regole, si dice inoltre pronta a rafforzare ulteriormente i controlli.

Spetterebbe invece ai decisori l’istituzione di nuovi limiti o norme a tutela del mare. E anche su questo i militari della Guardia Costiera si dicono disponibili a fare, come sempre, la propria parte. In Regione una mozione in tal senso c’è già, a firma del consigliere regionale Paolo Pagliaro interpellato dagli stessi pescatori: chiede l’istituzione di zone cuscinetto in corrispondenza delle secche. Rendendole off limits alle motonavi, la fauna ittica sarebbe salva da qualunque razzia.

E.FIO

L’incontro-intervista con il Comandante della Capitaneria di Porto di Gallipoli, Pasquale Vitiello:

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