LECCE – Via libera al bando di gara della progettazione esecutiva per la realizzazione del Polo pediatrico. Il semaforo verde è giunto nei giorni scorsi dalla Regione Puglia che ha messo sul piatto 11 milioni di euro – prontamente utilizzati, così come si legge in una nota dell’Ente – per far sorgere questa struttura, attesa da anni da tantissimi bambini salentini costretti a recarsi all’ospedale pediatrico di Bari o addirittura fuori regione per essere assistiti o sottoposti ad interventi chirurgici. Secondo la Asl sono circa 160mila i giovani tra 0 e 18 anni che vivono sul territorio e richiedono una concentrazione efficace e sinergica dei servizi suddivisi “per livelli di complessità clinica crescenti”. Le risorse sono state individuate dalla Regione Puglia nell’ambito della ricognizione dei fondi residui e disponibili assegnati in passato alla Asl Lecce e che fanno riferimento all’ex articolo 20 della legge 67 del 1988. La possibilità di utilizzare questi fondi imprime una decisa accelerazione al progetto portato avanti da più di dieci anni dall’associazione Tria Corda, capofila della rete sociale SoloXLoro di cui fanno parte altre quattordici associazioni.
Nel bando della Asl Lecce si parla di riconfigurazione funzionale e architettonica del secondo piano del Fazzi, dove è prevista la realizzazione del Polo. Sono previsti nello specifico 20 posti letto di Pediatria; 10 posti letto di Oncoematologia Pediatrica; 10 posti letto di Chirurgia Pediatrica; il Pronto Soccorso Pediatrico; 10 posti letto di Unità di Terapia Intensiva Neonatale; ambulatori specialistici; aree ludiche ed aule didattiche dedicate alla Facoltà di Medicina.
L’affidamento della progettazione definitiva deciso nei giorni scorsi dalla Asl Lecce sarà la base di gara per il conseguente affidamento congiunto della progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori. ha inoltre tra l’altro approvato lo schema del disciplinare di gara.
Insomma, ora si va avanti a passi spediti verso il tanto agognato Polo pediatrico del Salento. Una bella notizia per i bambini e le famiglie del territorio che potranno evitare così di essere costretti ad intraprendere faticosi e dispendiosi viaggi della speranza lontano dal Salento.
