Cronaca

Sanità, politica & favori. Voto di scambio, Pendinelli: Ruggeri mentì. Posizione di Rollo al vaglio della Procura

LECCE – In tutto sono trascorse 13 ore e mezzo: davanti alla gip Simona Panzera e al pubblico ministero Alessandro Prontera, gli indagati hanno rigettato ogni accusa. Hanno scelto infatti di parlare i sindaci Mario Pendinelli e Pierpaolo Cariddi, l’ormai ex dg della Asl di Lecce Rodolfo Rollo e il dottor Elio Quarta.

Soltanto Antonio Greco e l’imprenditore Fabio Marra (presunti mediatori negli scambi illeciti) hanno, invece, scelto il silenzio.

È il secondo giorno di interrogatori legati all’inchiesta sul baratto di favori tra politica e sanità.

A partire dalle 9, e per quasi quattro ore, il primo ad essere ascoltato è stato Mario Pendinelli, oggi sindaco di Scorrano. È accusato, nelle vesti di allora candidato alle Regionali 2020, di voto di scambio per il tramite del senatore Ruggeri. Pendinelli, difeso dall’avvocato Corrado Sammarruco, ha però rigettato ogni accusa. I voti acquistati in suo favore, di cui Ruggeri parla in una intercettazione, a suo dire sono una finzione: uno scudo per schermare un supporto politico predicato, ma di fatto mai attuato.

Ha scelto di rispondere alle domande della Giudice anche il sindaco di Otranto Pierpaolo Cariddi, certo di dimostrare che per il lido Atlantis di Ruggeri non ci fu alcun occhio di riguardo da parte del suo Comune. A difenderlo gli avvocati Gianluca D’Oria e Mauro Finocchito. “In piena emergenza Covid le proroghe erano la norma in tutti i Comuni, come previsto per Legge. Per il lido Atlantis nessun favoritismo, stesso iter per tutti” hanno spiegato i legali a fine interrogatorio.

A replicare alle domande della Gip anche il dottor Elio Quarta (responsabile del Centro PMA “Prodia”), che ha rigettato ogni accusa. La principale riguarda il pressing per l’attivazione del centro privato di procreazione assistita a Muro Leccese, in un immobile di proprietà del Ruggeri. Pressing che, stando alle indagini, avrebbe esercitato per il tramite dell’allora assessore regionale al Welfare, su Regione e  Asl. A difendere il medico è l’avvocato Luigi Corvaglia.

Per quanto riguarda l’ormai ex dg della Asl di Lecce Rodolfo Rollo, anche quest’ultimo ha scelto di replicare alla gip. La Procura, al margine del suo interrogatorio durato circa tre ore, vuole ulteriormente approfondire. Ha concesso cinque giorni di tempo alle parti, per depositare ulteriori memorie difensive. Al margine di queste ultime, la posizione di Rollo – inclusa un’eventuale misura restrittiva a suo carico – potrà essere definita. Focus dell’interrogatorio, intanto, l’assunzione del figlio a Tricase e, di conseguenza, i rapporti (ritenuti sospetti dagli inquirenti) intessuti con la fondazione dell’Ospedale “Panico”.

ERICA FIORE

Il servizio di resoconto della giornata e le interviste rilasciate al margine degli interrogatori:

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