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Estate rovente per i trasporti, dopo le 23:00 tra Bari e Lecce nessun collegamento

BARI – Se le strade sono un cantiere aperto rendendo i viaggi in auto un incubo, non va meglio per chi sceglie di spostarsi in treno. Come capitato ad un cittadino leccese, di rientro da Bologna, dove studia. A denunciare la disavventura è il papà su Facebook e ciò che sottolinea, in tutta la vicenda, è che dopo le 23 tra Bari e Lecce non ci sono collegamenti.

La storia raccontata sui social è quella che può capitare a tanti: di rientro da Bologna, il treno accumula 90 minuti di ritardo. L’arrivo a Bari per il cambio tra il freccia e il locale che porta a Lecce, è ben oltre le 23. La coincidenza è persa ma alternative non ce ne sono. “Non c’era alcun altro mezzo per arrivare a Lecce fino alla mattina dopo: no treni, no bus, no navette, niente di niente. Mi son dovuto mettere in macchina ed andare a Bari a prenderlo. Lecce – si legge nella denuncia – città “a vocazione turistica”, dove, specie in questa stagione, arrivano centinaia di turisti, dall’Italia e dall’estero, è completamente tagliata fuori, in alcuni orari, dal resto d’Italia. È possibile che chi arriva un po’ tardi a Bari debba passare lì la notte perché non c’è un mezzo di trasporto per andare a Lecce? Lo stesso succede a Brindisi: dopo un certo orario, anche più presto delle 23, non esistono mezzi pubblici”.

E, difatti, sul sito di Trenitalia non riporta alcun treno in partenza da Bari per Lecce dopo le 23. L’unica possibilità, va ricordato, è avvisare il capotreno che si ha una coincidenza. In tal caso, se il ritardo è conclamato e la coincidenza la si perde per motivi indipendenti dalla volontà del viaggiatore, è Trenitalia a doversi fare carico dell’alternativa. Che sia un taxi o un alloggio a Bari. Ma resta un punto, però, al di là dei ritardi: che dopo le 23,02 non ci sono mezzi che colleghino Bari e Lecce. E viceversa. Quindi se si ha un volo che parte molto presto da Bari perché la tratta non è servita dall’aeroporto di Brindisi, l’unica possibilità è l’auto. E né risultano corse in bus con Cotrap, Stp.

Sul tema è intervenuto il capogruppo de La Puglia Domani, Paolo Pagliaro che parla di “un isolamento del Salento in fatto di trasporti che non fa che trovare amare conferme“. “Come si può pensare di promuovere ed incentivare il turismo – commenta – senza offrire collegamenti degni di questo nome a chi sceglie il Salento come meta di vacanza? Siamo praticamente nel deserto, e questo è inconcepibile in un sistema che dovrebbe garantire collegamenti frequenti ed efficienti“. “La pessima qualità del trasporto pubblico riservata al Salento – aggiunge il presidente del gruppo regionale – è la prova evidente di un disinteresse inaccettabile e di politiche incentrate su Bari, che con l’alta velocità ferroviaria sarà collegata a Napoli in sole due ore, a scapito degli altri territori abbandonati a servizi di serie B”. “La propaganda mediatica sul rafforzamento dell’offerta nel periodo estivo è solo fumo negli occhi, incensato da parlamentari e membri del governo salentini bravi solo ad applaudire e a raccontarci favolette senza muovere un dito per assicurare collegamenti dignitosi – conclude – alla nostra terra, sempre più ai margini”.

https://www.youtube.com/watch?v=X-b-UtVkndY

 

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