LECCE – Sanità Service, la società in house della regione Puglia ha i conti in ordine, una chiusura di bilancio 2021 con un utile di esercizio di 1,8 milioni di euro e un bilancio di previsione da 55 milioni.
L’amministratore unico Luigino Sergio è pronto a rendicontare le spese così come chiesto dall’assessore Palese nei giorni scorsi e come riferito al consigliere regionale, capogruppo de La Puglia Domani Paolo Pagliaro durante un’ispezione nella struttura che ospita la società, fresca di ristrutturazione, all’interno del Vito Fazzi.
Una visita istituzionale quella del consigliere per conoscere da vicino una realtà nata come società per i servizi di pulizia ospedalieri diventata con il tempo una multiservizi con 1271 unità lavorative
Luigino Sergio ha accompagnato Pagliaro tra gli uffici della direzione amministrativa dove lavorano medici e personale qualificato in diversi settori, sino alla moderna centrale operativa che organizza i servizi sul territorio: dalla sanificazione all’ausiliarato, manutenzione del verde, servizi informatici sino alle novità più recenti: la consegna di 60 nuovi mezzi per il trasporto secondario di malati oncologici, dializzati e di sangue, che grazie all’internalizzazione degli ex dipendenti Tundo offre un serivizio sempre più capillare con un risparmio, rispetto all’appalto esterno di 450 mila euro.
Una gestione manageriale che lavora nell’ottica del risparmio delle risorse pubbliche che insieme ad Asl punta sulla qualificazione complessiva di servizi al territorio e dipendenti. Verificare che annunci, programmi e tempi vengano rispettati è lo scopo della visita del consigliere Pagliaro.
Le prossime tappe previste, oltre al reclutamento del personale non sanitario del 118.
Sono l’acquisizione della manutenzione ordinaria per gli ospedali e il servizio di vigilanza interna al Fazzi che al momento manca.
Ma c’è un altro servizio importantissimo per il territorio che potrebbe essere affidato a sanità service: il trasporto dei disabili a scuola e tutto ciò che ruota intorno ai problemi dei ragazzi e famiglie in difficoltà, al loro diritto allo studio, agli operatori dell’integrazione scolastica. Un servizio che continua ad essere affidato alle cooperative, attraverso gli Ambiti territoriali sociali e le Province.
Un impegno comune potrebbe risolvere la situazione.
