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Lecce, quando pareggi e sconfitte valgono il primato

LECCE – Ultima partita per spazzare via tutto: paure, polemiche e avversari. Tutto in novanta minuti. Lecce sempre davanti a tutti e sarebbe la logica conclusione terminare il campionato al primo posto come accadde al Lecce di De Canio nel 2010. Le sole squadre che possono minare il primato del Lecce e rovinare la festa ai giallorossi sono Monza e Cremonese.

Inutile fare calcoli, però. La prima in classifica deve solo vincere, guardare avanti. Pertanto, vincere e volare in Serie A. Se lo merita la squadra di Baroni. Anche se oggi non è più la compagine con più vittorie e non lo sarà, Monza e Cremonese ne hanno già una in più. Ma è la formazione che ha perso meno: solo cinque battute d’arresto; due nel girone di andata, tre in quello di ritorno. Non è più la squadra con l’attacco migliore. Il Monza con 60 reti all’attivo risulta la formazione più prolifica del torneo cadetto con 60 gol due in più di Lucioni e soci. Almeno questo primato il Lecce può farlo suo. Ma servirà una partita da multigol.

E servirà anche ritrovare il cecchino della squadra leccese, ovvero Coda, il quale ha smarrito la via del gol pur mettendo a disposizione quel repertorio imprescindibile per la squadra. L’ultima sua rete risale al 5 aprile scorso, ormai un mese fa. Non segna da quattro partite. Contro il Lanerossi Vicenza ci è andato vicino, ma la sua punizione si è stampata contro il palo. Quando sembrava che il bottino di gol dello scorso torneo potesse essere eguagliato, è arrivato uno stop inatteso. Ma due gol all’ultima giornata si possono ancora fare per pareggiare almeno le reti della passata stagione e laurearsi re dei cannonieri di Serie B per la seconda volta consecutiva.

Ma questo passa in secondo piano. Ciò che conta è la vittoria per tornare in Serie A. Anche contro il retrocesso Pordenone Baroni deve fare i conti con le assenze. Oltre a Simic, non ci saranno Faragò e Blin. Due centrocampisti. Il tecnico giallorosso costretto quasi a scelte forzate per il reparto centrale. Forse sarà la volta buona, comunque l’ultima, per rivedere all’opera Majer. Il centrocampista sloveno ha giocato l’ultima volta a Cosenza, il 15 marzo scorso. Fu schierato titolare e al 20’ del secondo tempo sostituito da Blin che poi acciuffò il pari poco prima del fischio finale.

Baroni avrà un solo dubbio: il sostituto del francese che a Vicenza si è fatto male e ha riportato una lesione di primo grado al vasto intermedio della coscia destra. Il resto della squadra dovrebbe essere confermato dal tecnico giallorosso.

 

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