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Lecce, altra vittoria contro la Spal. I giallorossi spiccano il volo con Helgason

LECCE (G. Serafino) – Tre punti dal valore pesantissimo, 9 in una settimana. Il Lecce spicca il volo, battendo la Spal in un “Via del Mare” riempito da oltre 11mila cuori giallorossi. A decidere il match la rete di Helgason, appena entrato nel corso della ripresa e bravo a finalizzare un’azione perfetta innescata da Di Mariano e Coda. I salentini salgono così a quota 65 punti in classifica e, in attesa della gara della Cremonese, svettano davanti a tutti.

L’obiettivo è tanto semplice quanto complicato: chiudere una settimana da incorniciare centrando la terza vittoria in sette giorni. Il Lecce non può ammettere calcoli diversi: servono altri 3 punti per blindare la zona promozione diretta. La mission per la squadra di Marco Baroni è alla portata, anche perché finalmente il tecnico giallorosso ritrova l’intera rosa a disposizione, a cominciare la Gabriel, che torna a difendere i pali dopo cinque partite di assenza. Davanti a lui il poker difensivo, composto da Calabresi, Lucioni, Tuia e Gallo, mentre in mediana confermata la linea dei tre con Hjulmand, Blin e Gargiulo. Inamovibile il tridente d’attacco composto da Di Mariano, Strefezza e bomber Coda.

In casa Spal, invece, l’impegno del “Via del Mare” può significare punti pesanti per chiudere il discorso-salvezza (non ancora in cassaforte). Venturato deve fare a meno di molte pedine, tra cui l’ex Biagio Meccariello, ma l’ex di turno più atteso c’è: si tratta naturalmente di Marco Mancosu, fascia di capitano al braccio anche tra le fila ferraresi. 4-3-1-2 il modulo degli spallini con Alfonso in porta, Almici, Vicari, Peda e Celia in difesa, Esposito, Zanellato, Pinato in mezzo al campo, con Mancosu alle spalle del duo Colombo-Vido.

Arbitra l’incontro il signor Matteo Marchetti della sez. di Ostia Lido davanti a 10.000 spettatori.

PRIMO TEMPO – Prima del fischio d’inizio da sottolineare la corsa di Marco Mancosu sotto la sua ex Curva: applausi per lui. E applausi per l’approccio anche per la sua squadra, la Spal, che inizia la gara con un buon piglio. Subito due calci d’angolo in favore degli ospiti: al secondo tentativo colpo di testa di Vicari da ottima posizione, con la palla di poco alta sulla traversa. Al 6′ palla in verticale di Mancosu verso Vido: la difesa salentina non libera, ma l’attaccante biancazzurro non ci arriva. Al quarto d’ora ammonito Almici, mentre il Lecce si inizia a rendere pericoloso: gol annullato a Coda per posizione di fuorigioco dopo il tiro-cross di Calabresi. Anche il VAR esclude qualsiasi deviazione della difesa ferrarese. Al 24′ lancio in direzione Di Mariano (che dopo il controllo resta dolorante fuori dal campo), palla per Coda che si vede accerchiato, scarica per Hjulmand che però ciabatta il tiro. Ma dieci minuti più tardi arriva la più nitida palla gol per i salentini. Grande recupero di Hjulmand in mezzo al campo che innesca Gargiulo: l’ex Cittadella lancia in verticale Di Mariano che entra in area, calcia in porta, ma si trova un’opposizione miracolosa di Alfonso che spedisce in corner. Nel corso dell’unico minuto di recupero il Lecce si rende ancora pericoloso: traversone da destra a sinistra, Di Mariano rimette al centro dove Strefezza perde un tempo di gioco e si vede il tiro deviato in corner.

SECONDO TEMPO – Riprende il match con un cambio tra le file del Lecce: Bjorkengren prende il posto di Gargiulo. Ed è subito una doppia occasione sui piedi di Massimo Coda: ancora un grande recupero palla da parte di Hjulmand, palla per il numero 9 che si smarca da Vicari al limite dell’area, primo tiro di sinistro centrale respinto da Alfonso, secondo tentativo di prima intenzione che si perde di poco fuori. Al 49esimo nuovo pericolo nell’area spallina: Gallo mette in mezzo con Zanellato che tocca e rischia l’autogol. Alfonso si salva in qualche modo. Al 52′ (dopo l’ammonizione di Tuia) Colombo mette i brividi al “Via del Mare”: Mancosu lavora bene sulla trequarti e serve il compagno che dal limite dell’area fa partire il destro che (complice una leggera deviazione) fa la barba al palo alla sinistra di un Gabriel immobile. Il Lecce reagisce e chiude gli avversari nella loro metà campo. Quando scocca l’ora di gioco contatto in area tutto il velocità tra Almici e Di Mariano: il numero 10 giallorosso va giù, ma l’arbitro lascia correre, confortato anche dal parere del VAR. Intanto problemi fisici per Tuia che deve lasciare il campo a beneficio di Dermaku: Baroni ne approfitta e getta nella mischia anche Helgason, al posto di Blin. Mossa subito vincente quella del baby islandese che, a quattro minuti dal suo ingresso in campo, rompe gli indugi: azione strepitosa dei giallorossi, sviluppata tutta per le vie centrali. Di Mariano fa avanzare Coda che si inventa un filtrante al bacio per l’islandese che a tu per tu con Alfonso non sbaglia e manda in visibilio l’intero stadio. Cerca di correre ai ripari mister Venturato che ordina due cambi: Pinato e Vido lasciano spazio a Mora e Latte Lath. Il Lecce però rimane in attacco e al 73esimo Di Mariano si divora il raddoppio. Percussione di Helgason che ruba palla a Esposito, traversone al centro dove l’ex Venezia è tutto solo, ci prova di prima intenzione, ma una zolla lo tradisce e la sfera si perde altissima. Al minuto 80 ci prova Mancosu che si prepara al tiro, ma il destro a giro è ampiamente fuori misura. Baroni mette ancora mano alla panchina: Gendrey prende il posto di Calabresi, Ragusa quello di Strefezza. Nei 4 minuti di extra time c’è il forcing finale della Spal che beneficia di una punizione dai 30 metri: Esposito dalla mattonella di battuta, ma palla abbondantemente fuori. E’ l’ultima emozione, poi il triplice fischio e la gioia del “Via del Mare”.

Il Lecce vince la sua terza partita in una settimana e conserva la zona promozione diretta. Alla fine della regular season ora mancano solo quattro giornate.

TABELLINO

Lecce (4-3-3): Gabriel, Calabresi (dal 85′ Gendrey), Lucioni ©, Tuia (dal 61′ Dermaku), Gallo; Hjulmand, Blin (dal 61′ Helgason), Gargiulo (dal 45′ Björkengren); Di Mariano, Strefezza (dal 85′ Ragusa), Coda. A disposizione: Bleve, Listkowski, Faragò, Barreca, Majer, Asencio, Rodriguez. Allenatore: M. Baroni

SPAL (4-3-1-2): Alfonso, Almici (dal 77′ Pabai), Vicari, Peda, Celia; Esposito, Zanellato, Pinato (dal 68′ Mora); Mancosu ©; Colombo (dal 77′ Finotto), Vido (dal 68′ Lath Latte). A disposizione: Pomini, Rigon, Tripaldelli, Crociata, Zuculini, Da Riva, Nador. Allenatore: R. Venturato

Marcatori: 67′ Helgason
Ammoniti: 14′ Almici, 32′ Celia, 49′ Tuia, 55′ Blin, 75′ Mora
Recupero: 1′ pt, 4′ st
Spettatori: 11.578 spettatori (incasso 112.212,00 euro)
Arbitro: Matteo Marchetti della sez. di Ostia Lido
Assistenti: Antonio Vono della sez. di Soverato – Christian Rossi della sez. di La Spezia. IV Ufficiale: Luigi Catanoso della sez. di Reggio Calabria. VAR: Marco Piccinini della sez. di Forlì (AVAR): Matteo Bottegoni della sez. di Terni.

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