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Un Lecce opaco la riprendere nel finale: Coda risponde all’ex Olivieri

PERUGIA (G. Serafino) – Lecce e Perugia fanno uno a uno nella 28esima giornata di campionato, ma per i giallorossi è un pareggio amaro. Amaro se si pensa che i giallorossi hanno giocato per tutto il secondo tempo in superiorità numerica, senza però mai creare vere e proprie occasioni da rete. Anzi, proprio nella seconda frazione è arrivato il vantaggio dei grifoni, siglato dall’attesissimo ex di turno Marco Olivieri, abile nel capitalizzare un errore in uscita di Bleve (subentrato allo strappato Gabriel). Solo nel finale, a ridosso del recupero, è arrivato il pari giallorosso, siglato dal solito Massimo Coda su calcio di rigore (procurato da Morten Hjulmand). E proprio Hjulmand allo scadere ha rischiato di completare il sorpasso. Ma per il Lecce ora è necessario ricaricare le pile in vista del prossimo big match in casa contro il Brescia.

E’ l’ultima gara del ciclo tremendo che tra febbraio e marzo ha imposto sette partite in 21 giorni. E proprio al termine di questo tour de force mister Marco Baroni sorprende. Sulla base del collaudato 4-3-3, infatti, apporta delle modifiche significative optando per una coppia di playmaker, Hjulmand e Blin, e da un tris di giocatori offensivi alle spalle di bomber Coda. Ne nasce un 4-2-3-1 che vede Gabriel tra i pali, in difesa Calabresi e Barrea ai lati con il rientrante capitan Lucioni in mezzo insieme a Tuia. I due registi fanno da collante con il pacchetto iper offensivo formato da Ragusa, Listkowski e Rodriguez, con Coda terminale d’attacco.

Il Perugia di Alvini, invece, non cambia il suo 3-4-1-2 con Chichizola in porta, Sgarbi, Angella e Zanandrea in difesa, in mezzo ecco Falzerano, Segre, Kouan e Lisi, mentre Santoro agisce dietro alle due punte De Luca e l’ex Marco Olivieri.

Dirige l’incontro il signor Alberto Santoro della sezione di Messina.

PRIMO TEMPO – La gara è piacevole, molto combattuta, fin dalle prime battute. Poche, a dire il vero, le occasioni da rete, ma l’agonismo non manca. Al 12′ botta e risposta tra le due formazioni: prima il Lecce in avanti con Ragusa che serve in area Rodriguez contrastato da Angella. Il Perugia riparte subito: due contro due con De Luca che decide di fare tutto da solo, ma finisce per sbattere su Lucioni. Intanto arrivano già i primi cartellini di giornata: per il Lecce ammonito Listkowski, per i grifoni Kouan allarga troppo il braccio su Blin. Sarà un cartellino pesante per lui. Al minuto 21 buona giocata di Coda che ci prova di testa sul traversone di Ragusa: il bomber salta altissimo, senza riuscire ad imprimere la giusta potenza. Ancora Lecce al 27esimo: ottima palla recuperata da Ragusa dal limite dell’area del Perugia: si infila Rodriguez che si invola nei sedici metri avversari, va col mancino, ma Chichizola blocca. Ancora tanta ‘legna’ in mezzo al campo e l’arbitro nel finale di prima frazione deve fare la voce grossa: al 41′ ammonito De Luca per un fallo su Barreca e ne nasce un buon calcio di punizione in favore dei salentini. Sulla mattonella della battuta c’è Ragusa che va al centro, ma la palle viene respinta di braccio largo ancora una volta di Kouan in barriera. Il sig. Santoro lo vede subito e deve estrarre il secondo giallo all’indirizzo del numero 28 perugino. Nell’unico minuto di recupero finisce sul taccuino dei cattivi anche Pablo Rodriguez.

SECONDO TEMPO – Riprende la gara con un doppio cambio tra le fila del Perugia dopo essere rimasto in inferiorità numerica: restano negli spogliatoi Falzerano e Lisi, dentro Curado e Burrai. Al 51′ grande occasione in area per il Lecce, sciupata malamente: Coda manda sul fondo Barreca, cross rasoterra del numero 30 all’indirizzo di Listkowski, ma il polacco è in posizione troppo avanzata e non può agganciare per battere a rete. Due minuti dopo è il Perugia ad avvicinarsi al vantaggio: De Luca beffa Tuia che si fa superare un po troppo ingenuamente, il 9 di casa vede in area Olivieri che però tarda la conclusione e si vede il tiro ribattuto da Calabresi. Risposta immediata degli ospiti con Rodriguez: lo spagnolo punta l’area, mette a sedere il diretto avversario, punta Chichizola ma il suo tiro viene deviato in corner dai piedi del portiere umbro. Il Lecce però fa fatica a girare a dovere, nonostante l’uomo in più e dopo un’ora di gioco Baroni torna al suo 4-3-3: Majer rileva Blin, Helgason prende il posto di Listkowski. Al 60esimo però altro episodio chiave della partita: problema muscolare per Gabriel dopo essere uscito in chiusura su De Luca. Il brasiliano alza bandiera bianca, al suo posto Bleve. Passano 6 minuti e salta il banco. Errore in uscita da parte proprio di Bleve che si vede anticipato da Olivieri: l’ex supera il portiere e a porta sguarnita realizza il più classico gol dell’ex, condito da tanto di esultanza. Anche polemiche con le mani portate alle orecchie con lo sguardo rivolto alla curva e alla panchina leccese. Al 71′ viene ammonito Tuia: era tra i diffidati e salterà il big match contro il Brescia. Nell’ultima parte di gara Baroni si gioca le ultime carte: entrano Gallo (per Barreca) e Asencio (al posto di Ragusa), ma il Lecce balla ancora dietro. Altra indecisione difensiva con Tuia che si addormenta sulla pressione di De Luca, costringendo Bleve a spedire in fallo laterale. Al minuto 88 il Lecce perviene al pari. Cross di Gallo per Hjulmand che di testa si vede murato il tiro da Santoro che, però, la tocca palesemente con il braccio. E’ calcio di rigore, battuto (non benissimo, ma molto potente) da Massimo Coda che fa 1-1 e sale a quota 17 in campionato. Nei 4 minuti di recupero il Lecce sfiora il successo in due occasioni: prima con un tiro dal limite dell’area di Lucioni, deviato da un difensore che ci mette la testa e per poco non la mette nella sua porta. Poi con Hjulmand che raccoglie una palla vagante in area perugina e spara in porta, centrando però in pieno Chichizola.

E’ l’ultima occasione, ma non l’ultima emozione perché al triplice fischio si accende un principio di parapiglia in campo tra le due panchine dove tra i protagonisti si intravede Marco Olivieri. Con questo pari il Lecce conserva il primato, in condominio stavolta con la Cremonese. Ora una settimana di tempo per preparare la supersfida al vertice contro il Brescia.

TABELLINO

PERUGIA (3-4-1-2): Chichizola; Sgarbi, Angella, Zanandrea (dal 74′ Beghetto); Falzerano (dal 45′ Curado), Segre, Kouan, Lisi (dal 45′ Burrai); Santoro; Olivieri (dal 74′ Matos), De Luca (dal 87′ D’Urso). A disp.: Taccagno, Megyeri, Gyabuaa, Murgia, Dell’Orco, Ghion. All.: Alvini

LECCE (4-2-3-1): Gabriel (dal 62′ Bleve); Calabresi, Lucioni, Tuia, Barreca (dal 84′ Gallo); Hjulmand, Blin (dal 58′ Majer); Ragusa (dal 84′ Asencio), Listkowski (dal 58′ Helgason), Rodriguez; Coda. A disp.: Borbei, Simic, Gendrey, Björkengren, Strefezza, Dermaku. All.: Baroni

Marcatori: 67′ Olivieri, 89′ Coda
Ammoniti: 16′ Listkowski, 20′ Kouan, 26′ Falzerano, 41′ De Luca, 48′ Blin, 63′ Olivieri, 63′ Calabresi, 71′ Tuia, 79′ Majer, 94′ Matos
Espulsi: 43′ Kouan
Recupero: 1′ pt, 4′ st

Arbitro: Alberto Santoro della sez. di Messina
Assistenti: Fabrizio Lombardo della sez. di Cinisello Balsamo e Vittorio Di Gioia della sez. di Modenao. IV Ufficiale: Andrea Ancora della sez. di Roma 1. VAR: Antonio Di Martino della sez. di Teramo (AVAR): Rodolfo Di Vuolo sez. di Castellammare di Stabia.

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