LECCE – Ha solo un anno, 13 mesi per la precisione, è fragile, con una grave patologia respiratoria ed è Covid positivo. Un bimbo che ha imparato a lottare prestissimo e la cui storia regala tanta speranza.
Siamo nel Reparto Pneumologia Covid del Dea Vito Fazzi, a Lecce.
Questo piccolo paziente ha ricevuto, presso il Centro di Trattamento Precoce (CTP) COVID-19 del Reparto, la terapia con anticorpi monoclonali. Si tratta del primo caso in Puglia di somministrazione di questa terapia a un paziente di età inferiore ai 12 anni.
“L’intervento -spiegano dalla Asl- è stato possibile grazie a un apposito protocollo redatto dal Reparto di Pneumologia e Malattie Infettive dell’Ospedale Bambin Gesù per la somministrazione off – label del farmaco, ovvero seguendo indicazioni diverse da quelle per le quali la terapia è stata autorizzata.
Un lavoro di squadra tra l’ospedale romano, il pediatra del bimbo, i pediatri del Vito Fazzi ed il responsabile del CTP COVID-19, Dott Stefano Scardia, che ha consentito al piccolo, con sindrome di Ondine e portatore di tracheostomia, di ricevere tempestivamente e in sicurezza il trattamento”.
“Siamo molto soddisfatti per aver contribuito a creare le condizioni migliori di cura di un bimbo con grandi fragilità – ha detto il dott. Francesco Satriano, direttore facente funzione dell’UOC Pneuomologia Covid Dea Fazzi- È stato intrapreso un percorso eccezionale, all’interno del trattamento delle patologie rare. Questo rappresenta un ulteriore esempio di come il COVID-19 abbia contribuito a consolidare legami tra differenti Nosocomi e ospedale-territorio al fine di fornire in tempi rapidi il miglior percorso diagnostico-terapeutico per i nostri pazienti”.