Attualità

Capitale della cultura 2024. in pista le pugliesi Mesagne e Conversano. Ma su 23 candidate ne resteranno 10

MESAGNE – A Mesagne ed a Conversano cresce l’ansia per lo slittamento dei termini entro i quali una apposita commissione del Ministero della Cultura dovrà comunicare i nomi delle dieci città italiane che parteciperanno alla fase finale per la scelta della Capitale italiana della cultura 2024.

Il nuovo termine è stato fissato nel primo febbraio. Il rinvio si è reso necessario per consentire ai membri della commissione di esaminare i progetti presentati dalle 23 città partecipanti a questa iniziativa.

Le dieci finaliste saranno chiamate a partecipare – entro il 15 marzo – ad una audizione pubblica durante la quale ogni comune potrà illustrare il proprio dossier.

Il lavoro della commissione terminerà il 29 marzo, data entro la quale sarà comunicato al Ministro della Cultura il nome della città ritenuta più idonea a ricevere il titolo di Capitale italiana della cultura per il 2024.

La Puglia – è innegabile – si gioca ottime chance di inserimento nel novero delle finaliste, vista la qualità dei progetti elaborati da Mesagne e da Conversano.

Ed è stato più volte ribadito che entrambe puntano a questo riconoscimento per dare maggiore forza a programmi di rilancio turistico che sono già in atto, con risultati importanti già raggiunti.

Per il 2022 la Capitale della cultura è Procida, mentre per il 2023 il titolo è stato assegnato a Bergamo ed a Brescia in segno di solidarietà per le vittime della pandemia.

La Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014 proprio per dare man forte agli sforzi compiuti dalle amministrazioni locali. Il premio per chi si aggiudica il titolo di Capitale è di un milione di euro.

Mimmo Consales

Articoli correlati

Stop rifiuti: al Deledda arrivano Starsky e Hutch

Redazione

Pene alternative: è lo Stato a dover individuare l’ente

Redazione

Operativo nel DEA Vito Fazzi il nuovo blocco operatorio, oggi i primi interventi con il robot da Vinci Xi

Redazione

La crisi economica e i suoi numeri: in 6 mesi nel Salento 2.600 dipendenti a casa

Redazione

Vertice Prefettura a Brindisi – buone le intenzioni ma tante assenze e poche idee

Redazione

In pandemia nessun presepe vivente, ma la tradizione continua in casa

Redazione