LECCE- “Siamo tutte parte lesa”: recitava così uno degli striscioni esibiti ieri pomeriggio durante il corteo a Lecce in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne e di genere. Partito da Porta Napoli, ha attraversato Viale degli Studenti fino a Porta Rudiae da cui poi è giunto in Piazza Sant’Oronzo per un breve momento collettivo.
La pandemia ha provocato un incremento dei casi di femminicidi e degli episodi di violenza, in tutte le sue forme. A dimostrarlo sono i dati delle chiamate al numero verde 1522. Alla manifestazione – coordinata dall’Assessorato al Welfare, Diritti Civili e Pari opportunitĂ del Comune di Lecce e dalla Casa delle donne di Lecce – hanno aderito diverse associazioni.
«Abbiamo bisogno di riportare in piazza e al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica il tema – ha dichiarato l’assessora al Welfare Silvia Miglietta – . Se c’è una cosa che la pandemia e il lockdown ha contribuito a riaffermare con forza è che alcune case sono vere e proprie prigioni per donne costrette a convivere con uomini violenti, subendo abusi di varia natura. Queste donne devono poter contare sul supporto concreto della societĂ e delle istituzioni per denunciare e iniziare un nuovo e migliore percorso di vita».