TARANTO – “È come per il ponte di Genova. Siamo qui per sostenervi. Bisogna fare presto”. Ha detto questo il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte quando in mattinata ha partecipato alla posa della prima pietra del nuovo ospedale San Cataldo a Taranto.
“Dobbiamo fare in tempo -ha rimarcato- non esiste che in Italia ci vogliano 2 anni, 3 anni, 4 anni, 5 anni per un’opera”. “Ma qui – ha poi replicato il governatore pugliese Michele Emiliano – siamo in Puglia. Ce la facciamo”.
Al suo fianco sette Ministri: della Salute Roberto Speranza, per il Sud Giuseppe Provenzano, dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, dell’Ambiente Sergio Costa e delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, oltre al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mario Turco.
Seconda tappa di questo lunedì tarantino è stata poi l’inaugurazione del corso di laurea in Medicina, nell’ex sede della Banca d’Italia. “A Taranto e nel Mezzogiorno il governo ha preso degli impegni – ha aggiunto qui Conte – La folta delegazione governativa oggi presente è un messaggio che non può sfuggire: dopo la prima pietra dell’ospedale a San Cataldo e questa inaugurazione, poniamo altre “pietre” per progetti di rilancio della città”.
Ultimo step, infine, la sottoscrizione in prefettura di accordi nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) per Taranto.Tra gli accordi firmati ci sono quelli che riguardano l’insediamento del gruppo Ferretti nell’area dell’ex Yard Belleli e quello tra Marina militare ed Autorità di sistema portuale del Mar Ionio per la cessione e l’utilizzo a fini turistici della banchina torpediniere. Nella stessa area, con un ulteriore finanziamento di 50 milioni, si prevede la realizzazione di un acquario green che avrà funzione di centro di ricerca e studio.