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Brindisi ha una ricetta contro il traffico: il trasporto via mare. Ma lo utilizza poco…

BRINDISI – La gestione del traffico urbano riguarda un po’ tutte le nostre città e costituisce un problema di non facile soluzione, tanto più perché il numero di autovetture in circolazione aumenta di anno in anno ed a questo non corrisponde un miglioramento della viabilità.

La città di Brindisi, però, ha un vantaggio considerevole che utilizza poco e male. Stiamo parlando dei collegamenti via mare, resi possibili grazie al fatto che Brindisi si sviluppa in buona parte lungo le banchine di un fiordo naturale.

Proprio grazie al mare, infatti, sarebbe possibile tenere in collegamento i rioni Centro, Perrino, La Minnuta, Paradiso, Casale, Materdomini, la zona industriale, il porto commerciale e l’aeroporto, oltre ad un bene di grande valore come il Castello Alfonsino.

Non c’è da inventare nulla. La circolare del mare esiste già e da decenni collega il centro al rione Casale. Nel 2014 è stato ottenuto un finanziamento per un primo intervento di potenziamento nell’ambito del cosiddetto “Shuttle” e quindi ben presto la città sarà dotata di mezzi di trasporto marino decisamente più confortevoli e veloci.

Nel 2019, invece, la CNA ha fornito al Comune un’idea progettuale per estendere la circolare del mare a tutti i quartieri citati precedentemente e quindi la circolare del mare è stata inserita nel parco-progetti del Contratto Istituzionale di Sviluppo Brindisi-Lecce. Uno strumento che servirebbe a risolvere tanti problemi ma che stenta a decollare per la mancanza di chiarezza del Governo.

Un motivo in più perché il Comune di Brindisi si guardi intorno alla ricerca di altri strumenti di finanziamento. Non è un mistero, infatti, che se si dovesse realizzare una circolare del mare con il collegamento di tanti quartieri si riuscirebbe a decongestionare il traffico, anche attraverso una diminuzione del trasporto pubblico su gomma.

E’ come dire, insomma, che la soluzione ai problemi del caos Brindisi ce l’ha già nel cassetto. E’ necessario, però, che quel cassetto qualcuno lo apra. Finalmente.

Mimmo Consales

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