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Silvia Carofalo a Piazza Giallorossa: “Il nostro è un progetto che richiede tempo. Che bello il calore dei tifosi”

LECCE – Una donna con la D maiuscola, una persona perbene, una professionista seria, e navigata, e una vera tifosa del Lecce: passionale, romantica e sempre presente nella vita della squadra. Ecco Silvia Carofalo, ospite della puntata 1564 di Piazza Giollorossa. Dopo le ultime esaltanti vittorie della squadra allenata da Marco Baroni, la dirigente e azionista dell’Unione Sportiva Lecce parla del buon momento dei giallorossi che vengono da 4 vittorie consecutive e da sei risultati utili di fila: “Bisogna sempre dare del tempo, perchè questi ragazzi dovevano affiatarsi. Le prime critiche arrivate subito alla squadra erano, forse, fuori luogo. L’azione di Lucioni voleva dire di voler ottenere dei risultati e che la squadra ce la mette tutta. Solo con la grinta si ottiene tutto questo. C’è un gruppo adesso ed anche i nuovi arrivati si stanno integrando bene. È presto per dire, però, se la strada che stiamo percorrerendo è quella giusta. Dobbiamo crescere e stiamo crescendo”.

I TIFOSI – Non poteva mancare, poi, un passaggio sul ritorno, seppure non ancora al gran completo, dei caldi tifosi giallorossi al “Via del Mare” e non solo: “Quel venerdì sera è iniziato con una bella emozione. Prima all’Hotel President e poi allo stadio risentire il calore  tifosi non è stata cosa da poco. I ragazzi hanno giocato quasi due anni senza avere tutto ciò e anche per loro immagino che sia stata una grande emozione”.

AVANTI CON FORZA – Le critiche di inizio campionato non sono state facili da digerire, ma la società è andata avanti con più forza di prima, forte del suo progetto: “Non è facile leggere della critiche e rimanere impassibili. Viviamo in un pericolo molto particolare e anche per il calcio è così. Ci sono state delle critiche ingenerose e la reazione della società è quella di stringersi, farsi forza e andare avanti. Bisogna pensare al domani e andare avanti, adesso dopo le prime critiche in tanti hanno cambiato idea, ma il calcio è questo. Bisogna ascoltare, meditare e dissentire, facendo capire che noi diamo il massimo. Questa è una società salentina e tifosa del Lecce. Abbiamo fatto i salti mortali. Abbiamo preso in mano il Lecce e siamo andati avanti. Ascoltiamo, ci uniamo e andiamo avanti. Il nostro è un progetto che ha bisogno di tempo. Settore giovanile e tanto altro. Bisogna credere in quello che si fa”.

BUONE NUOVE? – A breve scadrà il consiglio d’amministrazione e poi a chi le chiede se ci sono novità sull’ingresso di  possibili nuovo soci dice: “Ne stiamo ancora parlando. L’ingresso dei nuovi soci? Le porte sono aperte, ma non ci sono novità a riguardo al momento”.

UNA “CASA” – Il Lecce ha ormai il proprio quartier generale all’Acaya Golf Club: “Lecce è una grande famiglia e noi abbiamo aperto le porte della nostra casa dell’Acaya a tutti voi, questo è stato davvero importante” .

LA CAPIENZA – Nei prossimi  giorni  ci potrebbe essere l’aumento della capienza per l’ingresso del pubblico allo stadio: “L’aumento della capienza sarebbe importantissima e spero che ci sia il passaggio al 75 percento”.

LA VICINANZA  – La società di Via Colonnello Costadura ha ridato grande entusiasmo all’ambiente: “Noi siamo prima tifosi e poi soci e tutto il resto. La partita la viviamo come i tifosi. Noi siamo in mezzo a loro e questo la gente lo percepisce. La classifica? Questo è un campionato molto bello e strutturato. Servono determinati ritmi e risultati. Umiltà e piedi per terra, non abbiamo fatto ancora nulla. Il campionato è lunghissimo, andiamo avanti passo dopo passo e poi si vedrà. La sosta a me personalmente non piace, ma forse potrebbe essere utile ai ragazzi per rifiatare”.

C. Tommasi

 

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