Ambiente

Brindisi – Cattivi odori? L’Arpa esclude le industrie e parla di incendi nei campi…

BRINDISI – Sono giorni che i cittadini di Brindisi sono costretti a convivere con odori nauseabondi che si sprigionano soprattutto durante le ore notturne. Il pensiero, come è facile immaginare, è corso ai tanti insediamenti industriali presenti in città, ma in conferenza stampa, voluta dal sindaco Rossi, l’Arpa – attraverso il direttore della sede di Brindisi Anna Maria D’Agnano –  ha ribadito che si tratta di odori sprigionati da incendi che vengono provocati nelle campagne per bruciare sfalci di potature, così come materiale plastico.

Tutto questo ha comunque provocato un superamento del valore di benzene. Il problema drammatico è che per legge il calcolo dei valori di benzene va effettuato su base annua e quindi i picchi – che provocano indubbiamente danni alla salute – non vengono tenuti in alcuna considerazione.

E la stessa cosa vale per le emissioni di PM10, visto che il calcolo va comunque effettuato su base giornaliera e non sui dati riferiti ad un picco.

La cosa davvero strana, comunque, è che questo cattivo odore si avverte prevalentemente nel capoluogo, mentre è ben noto che le attività agricole si svolgono in tutti i comuni. Ecco perché resta alto il sospetto che le emissioni odorigene possano dipendere non solo dagli incendi nei campi, ma anche dal comparto industriale. Il tutto, anche perché l’Arpa ha chiarito che il controllo del territorio non può svolgerlo il suo personale e che tale mansione va imputata ad altri. Già…ma a chi? Non vorremmo trovarci di fronte all’ennesimo scaricabarile a danno della salute dei cittadini di Brindisi.

Mimmo Consales

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