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Xyella, “le parole di Emiliano offendono il Salento, chieda scusa e rimedi al post disastro”

BARI – “Rabbia e sdegno”. Questo hanno suscitato le parole dette dal governatore di Puglia, Michele Emiliano, in una intervista a Sky, rispondendo su Xyella.Intervista durante la quale il Presidente della Regione ha sostenuto ancheche la ‘vera olivicoltura’ si colloca da Bari in su, motivo per il quale il danno addotto dal batterio sarebbe stato tutto sommato limitato.

“Gridano vendetta e sono uno schiaffo ai salentini e alla verità, le dichiarazioni del governatore Emiliano sul disastro xylella che ha raso al suolo non solo gli ulivi ma anche l’economia agricola e il paesaggio del Salento – tuona il consigliere regionale Paolo Pagliaro –  La sua narrazione è lontana anni luce dal dramma che abbiamo vissuto e che continuiamo a vivere sulla nostra pelle, anzi nella nostra carne viva. Mentre il batterio ha annientato 22 milioni di ulivi e continua ad avanzare, il presidente sostiene che è stato fermato e che, tutto sommato, siccome la “vera olivicoltura” si colloca da Bari in su, “il danno è stato limitato e contenuto”. Siamo offesi e umiliati da parole pronunciate con tanta leggerezza, che sono un colpo al cuore dei nostri olivicoltori e frantoiani che hanno perso tutto a causa della xylella, e che con orgoglio e sacrificio portavano avanti produzioni pregiate e apprezzate in tutto il mondo, liquidate invece come olio di serie B.
Il presidente Emiliano, accecato dalla sua visione “barese” – continua – evidentemente non ha mai assaggiato la bontà del nostro olio che ha conquistato le tavole di tutto il mondo, tranne la sua. Non ha idea del dolore che la desolazione provocata dalla xylella ha inflitto alla nostra terra e alla nostra gente. Sia chiaro: noi non siamo secondi a nessuno, e rivendichiamo con orgoglio la sapienza antica dei nostri olivicoltori. Il Salento non è solo una bella cartolina da sfoggiare a convenienza, ma una terra che ha costruito col sudore della fronte e le mani incallite dei nostri padri e antenati un’economia agricola di assoluto rispetto. L’ulivo è nel dna dei salentini, la nostra gente ha sviluppato un legame profondo con la coltura-cultura millenaria della pianta sacra ad Atena. Storia, radici, identità, passione, lavoro, elementi che hanno tracciato la vita del Salento nei secoli, sono stati mortificati da un pensiero che nasce dalla fantasia di Emiliano. Questa terra merita rispetto, oltre il danno della xylella è arrivata anche la beffa del presidente della Puglia che conosce il Salento solo per la bellezza delle sue spiagge.
La verità è che, se il contagio fosse stato bloccato sul nascere, se non si fosse dato ascolto ai santoni che abbracciavano le piante infette, se si fossero presi provvedimenti tempestivi, molto si sarebbe potuto salvare. E chi ha permesso tutto questo, spianando la strada alla xylella? Chi ha temporeggiato? Chi ha fomentato un’inchiesta giudiziaria inconcludente e dannosa, mentre gli olivicoltori salentini invocavano di fermare il batterio?
Ci aspettiamo quindi le scuse di Emiliano e non solo: gli chiediamo di farsi seriamente carico della gestione del dopo xylella che ha lasciato il deserto sul nostro territorio, trasformando in paesaggio lunare quello che prima era un paradiso popolato di ulivi che macchiavano di verde il bianco dei muretti a secco e l’azzurro del mare. Si stringano i tempi per finanziare la riforestazione e la rigenerazione agricola che la nostra terra aspetta da anni, con procedure impantanate nella burocrazia.
Chi è al vertice della Regione e la rappresenta dovrebbe pesare le parole col bilancino e assumersene la responsabilità. Ecco perché è doveroso che il governatore faccia pubblica ammenda” conclude Pagliaro.

A fargli eco è l’avvocato Gianluigi De Pascalis, Responsabile Dipartimento Agricoltura Movimento Regione Salento. “Quello che predichiamo e denunciamo da anni -dice –  è diventato realtà: la xylella solo oggi è diventato un problema impellente da parte della Regione Puglia. Prova ne sono le ultime esternazioni del Presidente Michele Emiliano il quale, dopo aver ignorato per anni il grido d’allarme di migliaia di olivicoltori salentini, ha avuto il coraggio di affermare che i danni provocati dal batterio sono stati “contenuti e limitati”.
Lo vada a dire guardando negli occhi i contadini e gli imprenditori agricoli del Salento che nell’ultimo decennio hanno dovuto affrontare il problema xylella abbandonati da una Regione incapace di far fronte all’emergenza e di bloccare sul nascere questo flagello. Le responsabilità sono macroscopiche e partono dall’ex Governatore Vendola fino ad Emiliano ciechi insieme ai loro assessori all’Agricoltura di fronte a questo tsunami che distruggeva le nostre campagne e la nostra economia, la storia non si cancella con le chiacchiere e la loro incapacità ormai è storia.
Senza considerare che i danni subiti non sono stati ancora ristorati.
A ciò deve aggiungersi l’inverosimile dichiarazione di Emiliano secondo cui l’olivicoltura pugliese è in salvo perché il settore è trainato dal territorio barese. Parole allucinanti, figlie del solito e atavico baricentrismo, freno di sviluppo del Salento.
Michele Emiliano non riesce a superare i rigurgiti di baricentrismo che ciclicamente lo raggiungono. Le sue parole hanno il sapore della beffa che si aggiunge al danno e rappresentano, soprattutto, una visione del tutto scollegata dalla realtà.
Di queste dichiarazioni non si sentiva proprio il bisogno, ed è proprio vero: se ci fosse stata la Regione Salento non ci ritroveremmo in questo stato. Campagne rese aridi deserti, un batterio che continua la sua indisturbata azione di distruzione, incapacità delle istituzioni di far fronte al dramma e, oggi, dichiarazioni pubbliche di un Governatore regionale che, evidentemente, non ha compreso la portata del problema dopo 10 anni.
Anche qui trova il senso una battaglia lunga quindici anni per avere una Regione di prossimità: solo con la Regione Salento, realmente vicina al territorio, il flagello-xylella sarebbe stato affrontato e sconfitto nei giusti tempi e con i giusti rimedi.
Chiediamo al Presidente Michele Emiliano pubbliche scuse verso tutti i lavoratori dei campi salentini, offesi dalle sue dichiarazioni. Ma soprattutto ci aspettiamo che la Regione Puglia mantenga la parola data e proceda, quanto prima, con i ristori in favore degli olivicoltori del Salento”.

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