LECCE – Ci sono studi medici che ben si prestano alla somministrazione dei vaccini anti Covid. Con ingresso e uscita separati e spazio a sufficienza per accogliere alla giusta distanza non più di sei persone alla volta. Diversi medici di famiglia erano dunque pronti a vaccinare prima ancora che venissero loro distribuite le dosi. Dosi che, tuttora, scarseggiano. “E, soprattutto -dice il dott. Mangiacavallo, componente del direttivo SNAMI, Sindacato Nazionale Autonomo dei Medici Italiani e di quello dell’Ordine dei Medici- è mancato Moderna, che era l’ideale, visto che la nostra priorità è mettere al sicuro le categorie più fragili. Arriva Johnson&Johnson, ma in netto ritardo”.
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