VEGLIE – Nel cuore della Terra d’Arneo, alle porte dell’antico villaggio rurale di Monteruga, il primo maggio si è celebrato lavorando per la propria terra. Un lavoro fatto di battaglie in prima linea a difesa di questa porzione di Salento.
È il sit-in organizzato dal Movimento Regione Salento per dire no al progetto di nuovo parco eolico: due impianti, con opere e infrastrutture connesse, in agro di Avetrana, Erchie, Guagnano, Salice Salentino, San Pancrazio Salentino e Veglie.
21 aerogeneratori alti tra i 165 e i 220 metri per una capacità di 125 megawatt. La richiesta di Valutazione di impatto ambientale al Ministero per l’Ambiente, documento propedeutico all’autorizzazione, è stata presentata a febbraio da due società. La Puglia ha già dato -dicono tutti i manifestanti- e il Salento, a sua volta, ha già dato alla Puglia.
“Questa terra va difesa -dicono- sì alle energie da fonti rinnovabili, ma in siti precisi e già deturpati”.
La manifestazione è stata voluta anche dal gruppo del MRS di Veglie, con il sindaco in testa, e con gli assessori Miccoli, Prato, Mogavero e con la consigliera delegato Margherito.
Un contributo importante alla battaglia lo sta dando il consigliere provinciale Fernando Leone, che ha fatto votare all’unanimità a Palazzo dei Celestini il no al progetto.
Presenti anche rappresentanti istituzionali e cittadini di Novoli, Copertino, Salice, Porto Cesareo, ma anche Sogliano, Santa Cesarea e Racale.
Una manifestazione aperta a tutti, un impegno sul campo preso anche da “L’ambiente che vogliamo” di San Pancrazio Salentino.
“Siamo sotto attacco -ha detto il presidente del Movimento Regione Salento, il consigliere regionale Paolo Pagliaro- la battaglia sarà dura e noi non ci fermeremo”.
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